Falconara: una ruspa in consiglio comunale, diritti e dignità non abitano più qui

Ben due mesi si è dovuto attendere affinché i nostri rappresentanti cittadini si degnassero di intraprendere una pubblica discussione in merito agli ormai famosi sgombero e demolizione del prefabbricato di via Stadio, umile dimora abitata dalla famiglia Caimmi.
Nonostante la vicenda abbia ricevuto l\'attenzione e la solidarietà del tessuto sociale ed associativo cittadino, del mondo cattolico, delle forze di opposizione cittadine. Nonostante sia ormai partita una causa civile e penale nei confronti del Sindaco agita dalla parte lesa ed una richiesta di spiegazioni da parte del Difensore Civico.
Oggi ci chiediamo a cosa sia servita.
La maggioranza ha ripetuto, come un disco rotto le medesime giustificazioni dei giorni di novembre e di questi ultimi due mesi.
La vera protagonista della serata è stata allora lei, la ruspa giocattolo che prima spuntata tra il pubblico, si è poi diretta verso l\'emiciclo; la ruspa portata in omaggio dalle/dagli attiviste/i del c.s.a. Kontatto e dell’Ambasciata dei diritti con la speranza che da ieri sera, in Giunta, si divertano con lei piuttosto che con la vita delle persone più deboli.
Il consiglio comunale si è mostrato per quello che è diventato: un luogo svuotato di ogni capacità di rapportarsi con i problemi reali della Città che vorrebbe rappresentare; un teatrino dell\'inutile; uno spazio autoreferenziale.
Il diritto alla casa, le rivendicazioni e i bisogni di chi deve affrontare la precarietà della vita, la tolleranza e il rispetto per la dignità delle persone, non abitano più qui. Servono altri luoghi, altre pratiche, tutte da costruire ed inventare. Per approfondimenti visita la pagina web: http://csa-kontatto.noblogs.org/post/2010/01/29/una-ruspa-in-consiglio-comunale
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-01-2010 alle 16:50 sul giornale del 30 gennaio 2010 - 1630 letture