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Risamento dell\'Aerca: interviene l\'IdV

Italia dei Valori 3' di lettura Ancona 04/02/2010 - Ivano Rocchetti, Vice Coordinatore Reg.le IDV Marche, candidato per le elezioni regionali del 27 e 28 marzo 2010, interviene sulle problematiche attinente il risanamento del territorio dell’ AERCA.

L’Italia dei Valori si caratterizza come il partito del fare al servizio dei cittadini. Indirizza le proprie scelte, in particolar modo in ambito urbanistico ed infrastrutturale, a sostegno di uno sviluppo compatibile con la salvaguardia ambientale, attuando e privilegiando percorsi decisionali a forte partecipazione democratica. Le tematiche riguardanti il territorio dell’Area ad alto rischio ambientale non possono essere affrontate senza una seria programmazione che eviti l’indiscriminato spreco di risorse finanziarie per opere che se realizzate come ad oggi ipotizzate, a mio avviso, non sono risolutive delle questioni infrastrutturali presenti o future che si vorrebbero realizzare su questa area vasta.


Quindi è indispensabile una urbanistica attenta e calibrata sulla necessità di risanare il territorio ad Alto Rischio di Crisi Ambientale privilegiando un approccio cautelativo nei riguardi delle zone di rischio pertinenti alle industrie a rischio di incidente rilevante e nei riguardi delle infrastrutture ambientalmente e incidentalmente impattanti. Ritengo quindi che non è più rinviabile una Pianificazione strategica integrata per il territorio dell’AERCA che, creando con i cittadini modalità di discussione preventiva sugli scenari di piano e di progetto, pongano in primissimo piano il miglioramento della qualità della vita, l’abbattimento del carico urbanistico, la riqualificazione dell’esistente. Necessita una chiara politica da parte degli Enti locali in questo senso nella programmazione ed utilizzo dei loro territori con assunzioni di responsabilità sociale dei Sindaci in questione. Ammodernare anche il sistema della mobilità significa evitare di continuare a incrementare e sovrapporre caoticamente infrastrutture senza una programmazione sull’intera AERCA: una modalità deleteria che sta determinando consumo di suolo, incremento del trasporto su gomma e “richiamo” di altro traffico veicolare. Occorre fermarsi e ridiscutere le intese che prevedono sperpero di denaro pubblico per opere inutili e dannose, come i nuovi svincoli autostradali.


Infatti si deve privilegiare, in modo prioritario, il miglioramento della viabilità esistente per decongestionare i centri urbani aggrediti da traffico e polveri sottili. Quindi è Imprescindibile mettere mano anche ad un serio piano di mobilità su ferro – metro leggera o tranvia veloce – che vede il Progetto di arretramento della linea ferroviaria adriatica la soluzione indubbiamente più innovativa ed efficace per l’area vasta di Ancona – Falconara – Senigallia – Jesi. Quel Progetto che la stessa Regione Marche non può continuare ad ignorare a vantaggio dell’inutile (trasportisticamente) e costoso bypass ferroviario API,. Lavorare, anche per stralci funzionali in considerazione del costo complessivo per la realizzazione di tale progetto, ci permette di raccordare direttamente la linea ferroviaria adriatica e romana, raccordarla con l’Interporto, raccordare il porto di Ancona con l’Interporto, arretrare la linea ferroviaria dalla costa (e dunque anche dai binari inglobati dalla raffineria API!) liberando aree costiere preziosissime in cui realizzare la metro leggera o tranvia veloce che collegherebbe rapidamente Senigallia – Jesi – Ancona via Falconara.


Dunque, per prima cosa, và impedito lo spreco di risorse del bypass ferroviario API (attualmente quantificato in circa 230 Milioni/€) il quale, una volta realizzato, non permetterà più alcuna razionalizzazione ed innovazione della mobilità e del trasporto su ferro.


da Ivano Rocchetti
Vice Segretario Reg.le IDV Marche




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-02-2010 alle 15:58 sul giornale del 05 febbraio 2010 - 1659 letture

In questo articolo si parla di politica, italia dei valori, Ivano Rocchetti





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