Montanari, Anconambiente ribadisce la correttezza dell\'operato

\"AnconAmbiente s.p.a. prende atto delle conclusioni - ricevute ieri - a cui il Giudice del Lavoro di Ancona è giunto nel procedimento avviato dal Sig. Umberto Montanari e dalle medesime dissente e rispettosamente provvederà a criticarle quanto prima nelle competenti sedi d’appello\".
Il riconosciuto diritto a percepire tre anni – anni e non mesi – di retribuzione senza aver lavorato non è poco di questi tempi.
Non esiste nessun contratto collettivo dirigenziale che preveda indennità simili e tanto meno lo prevede il contratto collettivo applicato al Sig. Montanari.
AnconAmbiente s.p.a. si è infatti limitata, nella vicenda in esame, ad avvalersi di un termine – quello della conclusione del rapporto di lavoro – che le parti (ed in primo luogo il Sig. Montanari) avevano pattuito. Il rapporto di lavoro del Sig. Montanari è dunque scaduto alla data in cui le parti avevano sin dall’inizio previsto dovesse scadere. Il rinnovo di tale contratto, una volta scaduto, era e rimaneva una mera eventualità e non certo un diritto.
E’, dunque, una singolare conclusione quella a cui si giunge. Così come è singolare che si parli di rinnovo del contratto quando il contratto collettivo non parla mai di rinnovo e le norme citate si riferiscono sempre ai termini di preavviso ma mai ad ipotesi di rinnovo del contratto a termine. Così come, infine, è singolare che si parli di recesso in tronco quando nessuno è receduto da nulla perché il contratto – come tutti i contratti a termine – è giunto invece a naturale scadenza e quindi si è risolto naturalmente senza necessità di alcun recesso che, infatti, non esiste né negli atti aziendali né negli atti processuali. AnconAmbiente vuole sin d’ora ribadire la convinzione circa la correttezza del proprio operato. Con risolutezza e determinazione verranno quindi intraprese le iniziative a tutela del patrimonio dei lavoratori nonché delle risorse e dei mezzi dell’Azienda.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-02-2010 alle 18:09 sul giornale del 11 febbraio 2010 - 1118 letture