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Non suonate note false: Strumenti al 100% made in Italy e senza inganni

strumenti 2' di lettura Ancona 25/02/2010 - L’art. 16 della legge 166/09, approvata lo scorso novembre, parla in modo inequivocabile dell’uso del marchio 100% made in Italy e del divieto di uso di marchi ingannevoli.

Come applicare questi principi a tutela del distretto degli strumenti musicali di Castelfidardo? È questo l’obiettivo che si sono posti la Camera di Commercio di Ancona e il Consorzio Music Marche Accordions con il convegno organizzato per venerdì (26) alle ore 18.30 presso la Sala Convegni di Via Mazzini nella città patria della fisarmonica.


Il relatore è di indubbio prestigio, si tratta dell’Avv. Daniela Mainini, avvocato del Foro di Milano e Presidente Centro Studi Anticontraffazione di Milano e grande esperta di queste tematiche. “Tutti i distretti produttivi rinomati si pongono oggi l’obiettivo della tracciabilità a salvaguardia della loro posizione sui mercati – ha dichiarato Paolo Picchio, Presidente del Consorzio Music Marche Accordions – e ogni produzione di grido si deve purtroppo confrontare con il fenomeno della contraffazione e dell’uso di marchi ingannevoli.


Dobbiamo purtroppo constatare che molte fisarmoniche costruite in Cina, di scarsa qualità, circolano oggi sui mercati mondiali con marchio italiano. Si tratta di marchi che fanno leva sull’uso in particolar modo di cognomi italiani e con questo cercano di ingannare gli acquirenti”. Paolo Picchio è stato eletto ieri nel direttivo nazionale dell’Associazione Costruttori Italiani di Strumenti musicali Acustici (A.C.I.S.A.) e ha aggiunto “presenterò queste criticità anche a livello di questa Associazione affinché ci sia una presa di coscienza delle potenzialità della legge 166/09”.


“Il sistema camerale – ricorda Rodolfo Giampieri, presidente della Camera di Commercio di Ancona - nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, è da sempre particolarmente impegnato sulle tematiche connesse con la tracciabilità quale strumento per dare, al consumatore finale, una corretta e trasparente informazione su origine e caratteristiche dei prodotti, consentendogli di effettuare delle scelte di acquisto pienamente consapevoli.


Sostenere e valorizzare le esperienze sulla tracciabilità nel settore degli strumenti musicali significa tutelare un comparto che per qualità e tradizione ha reso il nostro territorio famoso in tutto il mondo. La tracciabilità e la trasparenza sono valori che possono far guadagnare nuova competitività al settore ”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-02-2010 alle 18:59 sul giornale del 26 febbraio 2010 - 753 letture

In questo articolo si parla di attualità, Camera di Commercio di Ancona





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