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Acqua e nucleare: è troppo chiedere coerenza?

Eugenio Duca 1' di lettura Ancona 30/04/2010 - Nel consiglio di giovedì scorso sono state votate due proposte di modifica allo Statuto comunale, presentate da Ancona 5 Stelle e Sinistra per Ancona, volte, una a garantire l’acqua come bene pubblico non privatizzabile.

La seconda ad impedire che nel territorio del Comune di Ancona possa sorgere un sito nucleare sia di uso civile che bellico (ad eccezione di quello terapeutico – sanitario) né che vi possa essere stoccato o trasportato, in sostanza “Ancona città denuclearizzata”.

Se era scontato il voto contrario del Pdl, dispiace aver constatato che l’Udc e Vola Ancona abbiano votato ancora una volta con le destre e soprattutto è sconcertante che anche nelle file dell’IdV c’è chi non ha votato a favore di queste proposte finalizzate alla sicurezza ed alla tutela della salute di tutti i cittadini anconetani.

E pensare che tra pochi giorni partirà la raccolta delle firme sui tre referendum proposti da Di Pietro (Italia dei Valori): uno “per riportare l’acqua nelle tue mani” contro la privatizzazione dell’acqua; due “per la sicurezza, la salute ed il futuro dei tuoi figli” contro il nucleare. Speriamo che il 10 maggio, quando le delibere verranno rivotate, ci sia una maggiore coerenza da parte della maggioranza.

Il capogruppo Ancona 5 stelle Andrea Quattrini
Il capogruppo Sinistra per Ancona Eugenio Duca






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-04-2010 alle 13:06 sul giornale del 03 maggio 2010 - 751 letture

In questo articolo si parla di politica, Eugenio Duca





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