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Presentato il Dizionario del vernacolo anconitano
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Nell'Aula Magna del liceo Savoia Benincasa si è svolta venerdì pomeriggio la presentazione del "Dizionario del vernacolo anconitano" curato dell'avv. Mario Panzini.
L'opera in tre volumi, edita dalla Casa Editrice Controvento, rappresenta il compendio del lavoro di una vita dell'autore, che, con caparbietà e passione, si impegna, da sempre, a scrivere, raccogliere, ascoltare, documentare aneddoti, notizie curiosità della tradizione dorica.Dopo una brevissima introduzione di A.M Bruzzesi, il giornalista Terenzio Montesi, nella sua toccante prolusione, ha parlato di "nostalgia e bisogno di una Ancona, che non c'è più", del grande merito dell'autore, il quale sembra quasi chiamare a raccolta tutti gli anconitani in diaspora, persi nei nuovi quartieri periferici o, addirittura, emigrati fuori regione.
L'avv.Mario Panzini, dopo aver ringraziato sentitamente Terenzio Montesi per la presentazione, oltre i presenti e gli amici per il sostegno e l'affetto, ha raccontato una serie di aneddoti per illustrare il percorso di una vita, le amarezze e le soddisfazioni, ha parlato della struttura del dizionario, dei motivi di certe scelte. L'avvocato ha raccontato, tra l'altro, del suo primo sonetto, non a caso titolato "Ancona", che scrisse durante una lezione al ginnasio, di come, scoperto dal professore, dovette consegnare quello scritto, confessando che si trattava di un sonetto in dialetto anconitano, e quindi, di come venne espulso dall'aula, ma richiamato dallo stesso professore, al termine della lezione, per riceverne i complimenti e l'invito a continuare, a non smettere di scrivere.
E Mario Panzini non ha mai smesso, nonostante le difficoltà a trovare fondi per le pubblicazioni, le delusioni, anche da parte di personaggi illustri e politici. A questo proposito, è stata particolarmente gradita la presenza dell'assessore alla cultura del comune di Ancona, avv.Andrea Nobili, il quale è intervenuto proprio per rimarcare l'interesse culturale dell'opera di Panzini e l'attenzione di questa amministrazione, la quale ha concesso il patrocinio e si è impegnata ad acquistare un certo numero di copie. L'iniziativa è terminata con l'appello di Terenzio Montesi ad acquistare l'opera, che si può trovare in molte librerie della città, a divulgarla, a regalarla, perché ogni anconetano ne abbia una copia in casa, così da potersi immergere nella propria storia.
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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-05-2010 alle 15:59 sul giornale del 24 maggio 2010 - 3431 letture