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Le Province di Ancona e Pesaro Urbino unite per arretrare la ferrovia

3' di lettura

Sinergie per superare le difficoltà del territorio, anconetano e pesarese. E' questo il tema dell'incontro fra le giunte provinciali di Ancona e Pesaro Urbino che si è svolto ieri a Castelleone di Suasa. Un faccia a faccia fra i presidenti Casagrande e Ricci che ha portato ad un vero e proprio sodalizio. Obiettivo? Arretrare la ferrovia.

L'incontro fra le due giunte provinciali aveva all'ordine del giorno svariati punti, dallo sviluppo economico all'innovazione, dalla promozione turistica alle infrastrutture. Ma il vero risultato del confronto è stato un altro. I presidenti delle provincie si sono uniti nell'obiettivo di spostare le rotaie del treno. Insomma due province per arretrare la ferrovia.

Ad annunciarlo sono gli stessi presidenti. "Abbiamo in mente dei modelli di province dinamici -ha spiegato la presidente della giunta anconetana Patrizia Casagrande Esposto-. La collaborazione con Ricci è proficua da anni ed oggi abbiamo raggiunto delle decisioni importanti. prima fra tutti l'arretramento della ferrovia. La Provincia di Ancona da tempo ha un piano di fattibilità per spostare la ferrovia ma fino ad oggi mancava un'unità di intenti con la vicina Provincia di Pesaro Urbino. Non è più così. La ferrovia a ridosso della spiaggia non è più tollerabile. Abbiamo già fatto uno studio di prefattibilità per l’arretramento della ferrovia, da Marotta a Ancona-Varano. Il tema è quanto mai attuale, alla luce dello sviluppo dell’interporto di Jesi e del progetto per bypassare il “baffo” di Falconara. Ci sono 240 milioni di euro da mettere in campo. A questo punto non siamo più isolati: unendo le forze, siamo più forti nella strategia che potrebbe risolvere tanti problemi"

La provincia di Pesaro Urbino proporrà il progetto già all'interno del prossimo Piano Strategico. "La necessità -ha spiegato Ricci- è collegarci agli assi dell’alta velocità, che sono a Bologna e Roma. E non si può avere il potenziamento della tratta adriatica con l’assetto attuale e la ferrovia in riva al mare. Nel Piano strategico vogliamo proporre l’arretramento della ferrovia nel corridoio già previsto per l’arretramento dell’autostrada nel vecchio Ptc. Pensate a quante opportunità si aprirebbero per il turismo. Anche la Provincia di Ancona ha un disegno simile e vogliamo metterci insieme."

Ma non finisce qui. Ricci e Casagrande hanno infatti affrontato anche il problema del fiume Cesano, realtà idrica al confine fra i due territori. "Lavoreremo sui progetti di valorizzazione, percorribilità e fruibilità del fiume Cesano -ha sottolineato la presidente di Ancona-. Appartiene alle nostre identità. Vogliamo andare insieme verso una viabilità nuova e sostenibile dell’arteria". "Ci sono le condizioni perché -ha continuato Ricci-. La sentieristica è infrastruttura del benessere, legata alla qualità della vita e al turismo sostenibile. Abbiamo investito sulla circonvallazione di San Lorenzo in Campo, ma a valle rimangono comunque altri imbuti nelle frazioni. Studieremo soluzioni condivise, che saranno progettate al di là dei campanilismi e dei confini. Che non saranno più un problema da oggi."





Questo è un articolo pubblicato il 25-05-2010 alle 17:30 sul giornale del 26 maggio 2010 - 1154 letture