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Mondo delle imprese e mondo dell'education insieme per lo sviluppo del territorio

confindustria generico 4' di lettura Ancona 09/06/2010 -

Una folta platea di imprenditori e rappresentanti del mondo scolastico si è riunita mercoledì mattina nella sede di Confindustria Ancona per ragionare insieme sull’importanza e soprattutto sulla necessità per il mondo dell’industria e dell’education di lavorare insieme.



L’incontro è stato una tappa di un più ampio progetto sul tema "Più Education nelle PMI", che Confindustria, Federmanager e Fondirigenti stanno realizzando nelle principali Associazioni confederali per promuovere una riflessione sul rapporto impresa – scuola – università a fronte della riforma ministeriale dell’istruzione tecnica. "Coniugare i due mondi, impresa e education, sarà sempre più importante – ha esordito Giuseppe Casali - Presidente Confindustria Ancona e padrone di casa – Non sempre si riescono a coniugare le esigenze della scuola e delle imprese, oggi l’orizzonte che noi imprese abbiamo davanti non è chiaro come poteva essere qualche anno fa. Però una cosa è certa: le imprese hanno bisogno di persone che sappiano prima di tutto "fare". Il nostro territorio dovrà puntare su lavori di nicchia, dove prevale la qualità rispetto alla quantità, il made in Italy, l’originalità e anche la scuola dovrà essere attenta a seguire questa evoluzione".

Marco Pacetti - Rettore Università Politecnica delle Marche - concorda con Casali. "E’ difficile oggi immaginare quali saranno le esigenze delle imprese tra 5 anni. Si può però continuare a lavorare su esperienze positive consolidate come ad esempio i dottorati. Come Politecnica delle Marche ne abbiamo realizzati diversi e sempre con grande soddisfazione: si tratta di percorsi condivisi con le stesse aziende che sono anche co-finanziatrici dei progetti in cui inserire i migliori laureati ". Secondo Renato Cuselli - Presidente Fondirigenti - "Le risorse umane rappresentano il valore più importante che abbiamo. Scuola e università sono i luoghi privilegiati per l’acquisizione di competenze, ma devono anche insegnare a comunicare, lavorare in gruppo, avere capacità di analisi e sintesi. Al contempo manager e imprenditori devono conoscere bene il sistema educativo". Antonio Santi - Presidente Federmanager Marche – ha voluto parlare dell’importanza della formazione che deve insegnare soprattutto ad apprendere. E ritornando su quali siano le competenze del futuro ha affermato: "Non si sa quali saranno le competenze tecniche che serviranno in futuro, ma di sicuro ce n’è una che servirà sempre: l’intelligenza". Fabio Dellantonio - Delegato Education Confindustria Marche ha sottolineato come in un momento di crisi quale quello in cui ci troviamo oggi è fondamentale lavorare insieme per costruire un progetto di sviluppo del territorio, prendendo il meglio del passato e lavorando oggi sull’innovazione: "Mi piacerebbero tanti micro-progetti che portassero un po’ di innovazione a tutti". Per il mondo della scuola Michele Calascibetta - Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale – è convinto che il rapporto scuola-impresa si sia evoluto passando da diverse fasi e che oggi si stia orientando, come in passato, sulla valorizzazione della formazione tecnica. Non può che essere d’accordo Patrizia Cuppini, dirigente scolastico dell’IIS Volterra di Ancona che ha voluto sottolineare l’importanza della riforma scolastica degli istituti tecnici che "valorizza la capacità innovativa della scuola inserendo alcune novità organizzative, tra cui l’istituzione dei Comitati Tecnici Scientifici, ai quali partecipano anche rappresentanti del mondo dell’impresa.

"Sono un elemento indispensabile per orientare le scelte della scuola ai reali fabbisogni del territorio". Le ha fatto eco Costantina Marchigiani, dirigente Scolastico dell’IIS Pieralisi di Jesi: "Alle imprese chiedo una maggiore attenzione all’orientamento fin dalle scuole medie, affinché le scuole professionali siano viste come un’opportunità per sviluppare le capacità operative dei ragazzi".

E infine le testimonianze di due imprenditori: Enrico Loccioni - Gruppo Loccioni S.p.A. e Delegato Education Confindustria Ancona, Marco Zannini - Zannini S.p.A. e Presidente Comitato Territoriale Valli dell'Aspio e Musone Confindustria Ancona. "Lavoriamo da tanto tempo con le scuole – ha raccontato Zannini – e con grande soddisfazione. Credo che le aziende debbano entrare di più nelle scuole, perché quando lo fanno la risposta c’è ed è sempre positiva, sia da parte degli istituti che dei ragazzi che acquisiscono dall’impresa la passione del fare". E di passione parla anche Loccioni, prendendo spunto dal recente viaggio in Cina "Lì nessuno si lamenta, nei giovani ho visto un grandissimo entusiasmo in tutto quello che fanno. Credo che qui da noi dobbiamo contribuire a sviluppare quelle imprese che creano lavoro sul territorio, che creano motivazione, senza affidarsi alla finanza o alla politica. Quelle imprese sane che costituiscono un patrimonio per la comunità e sono le vere radici su cui progettare il nostro futuro".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-06-2010 alle 15:53 sul giornale del 10 giugno 2010 - 758 letture

In questo articolo si parla di attualità, confindustria, impresa, territorio, Confindustria Ancona





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