Aerdorica: Silvetti, buco di 1,5 milioni di euro senza la cessione del pacchetto di maggioranza

2' di lettura Ancona 11/06/2010 -

"L’eventuale mancata vendita del pacchetto di maggioranza di Aerdorica da parte della Regione Marche competerà un buco di bilancio pari a 1,5 milioni di euro". E’ quanto afferma il Consigliere Regionale PdL Daniele Silvetti con l’interrogazione che discuterà in aula il prossimo martedì.

Con la Legge Regionale n.6/2009 la Regione, infatti, avviava il processo di cessione sul mercato del proprio pacchetto di maggioranza consapevole ormai che il destino dell’aeroporto delle Marche, per un vero rilancio, aveva bisogno di un impegno più incisivo del capitale privato svincolato dai condizionamenti della politica.

Oggi Spacca sembra in procinto di un clamoroso dietrofront. La nomina di Sagripanti ed il cambio del Consiglio d’Amministrazione proprio a ridosso dell’apertura delle buste relative al bando di cessione della quota di maggioranza appare del tutto intempestivo e soprattutto in contrasto con la volontà di chi è sinceramente determinato a lasciare quote ed azioni al mercato entro il 2010. Tale sconsiderata ipotesi comporterebbe peraltro due inevitabili conseguenze: la prima un disavanzo a bilancio per la Regione di 1,5 milioni di euro dal momento che lo stesso importo risulta oggi registrato tra le entrate regionali a fronte della cessione delle proprie quote e la seconda a danno di Aerdorica che vedrebbe sfumare circa sette milioni di euro utili ad un vero piano di rilancio aziendale.

La Regione, inoltre, detenendo addirittura la maggioranza assoluta delle azioni di Aerdorica pari al 50,01% del capitale sociale contravviene ad un preciso indirizzo del Governo che vuole gli Enti locali fuori da compagini societarie similari. Spacca deve dire con chiarezza se vuole cedere il pacchetto di maggioranza o se invece ritiene ancora strategicamente importante il controllo politico dell’Aeroporto. In questo caso oltre al danno di bilancio assisteremo ad un graduale depotenziamento di una struttura che si barcamenerà in un opaco pareggio di bilancio e per di più senza una vera prospettiva di mercato.