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Falconara: centrali e gas, rigassificatori e termoelettriche...vogliono tutto

Falconara marittima 3' di lettura 01/07/2010 -

Il Presidente dell'API in queste ore ha lanciato mediaticamente un vero e proprio attacco alla diligenza, una prova di forza atta a scardinare le resistenze locali a progetti altamente impattanti e di alcuna utilità per la collettività quali i rigassificatori e le centrali termoelettriche. Combustione di gas ed anche di residui della lavorazione del petrolio tutt'altro che equivalenti ad impatto zero...e tutt’altro che necessarie alla Regione Marche e all’Italia.



Lo fa alla sua maniera potendo disporre a proprio piacimento di numerosi mezzi, i quotidiani e le TV raccontano e di tanti rappresentanti politici e istituzionali impreparati o peggio ancora intenzionalmente silenti. In realtà la sua famiglia lo fa da decenni ed ora solo per l'ennesima volta, ma viene il momento in cui certe battaglie locali vengono assimilate e sostenute, nessuno si chiamerà fuori innanzi a tal scenario. Non si nasconda che questa area è stata dichiarata AERCA (Area elevato rischio di crisi ambientale) e che ciò lo si debba principalmente all'API…alla faccia dell’impatto zero.

Oggi coloro i quali avranno letto i principali quotidiani locali avranno colto che che il Conte parla del gas, come se a differenza del petrolio, non lo si acquistasse dall'estero, come se non fosse una fonte fossile, come se non sapessimo che interverrà lo Stato a compensare i mancati introiti derivanti da un insufficiente approvvigionamento di gas liquido (dall'estero), sarà lo Stato a compensare l’ipotetico sotto utilizzo di un ipotetico rigassificatore. Si può dire e scrivere vero che si tratterà di soldi pubblici, soldi degli onesti cittadini che pagano le tasse? Tutto questo è parallelo ma non meno importante di salute e sicurezzasulle quali intenzionalmente non intendo soffermarmi non essendo questa la sede. Ci sarà una spina dorsale inaspettata, come cittadini sapremo essere in tanti a chiedere un po' di giustizia e rispetto per le diverse potenzialità economiche di questo territorio, non ce ne voglia il Conte se molte persone comuni ritengono ancora di aver diritto ad una terra sana da abitare, un’aria che sia respirabile, un mare balneabile, navigabile e tutto possibilmente turistico.

Tutto questo non è suo. Queste sono le mie parole, il sentimento di chi conta per uno, ma Voi tutti preparate carta e penna perché nei mesi prossimi avrete di che raccontare. Se sarà necessario, se la politica (locale e nazionale) sarà miope, sono certo, non ci saranno timori ad affrontare diversamente le questioni da mesi sui tavoli di Regione e Governo. Abbiamo già perso molto tempo, ma per l’esatto contrario rispetto a ciò che auspica il Presidente Brachetti. Reputo indispensabile dover costruire un diverso futuro, non sono un Sindaco, né un Assessore o Consigliere, ma sono Roberto Cenci, padre di 3 figli a cui spero di lasciare un esempio di dignità e civismo innanzi a quella che io considero una vera e propria aggressione alla vita delle persone e alle attività di coloro che abitano queste zone. Non me ne voglia il Conte Ugo Brachetti Peretti, ha già preso e tanto ancora si sta prendendo, se lo farà bastare e con lui tutti coloro sostengono la lobby del petrolio e del gas.


da Roberto Cenci
cittadino falconarese




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-07-2010 alle 18:33 sul giornale del 02 luglio 2010 - 888 letture

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