Rimpasto, Gramillano: 'Pretendo rispetto ed autonomia nelle scelte'

Il sindaco interviene nel corso dell'assemblea comunale del Pd. Un discorso in cui Gramillano rivendica "oneri ed onori" degli impegni presi con gli elettori, e chiede "chiarezza e correttezza" dal Pd.
L'intervento del primo cittadino era atteso da giorni. E nel corso degli stati generali cittadini del Pd, snodo fondamentale per impostare i nuovi assetti politici ed amministrativi, Gramillano ha fatto il punto della situazione.
Il sindaco ha detto di essere "stanco" di "combattere una battaglia che, a volte, sembra solo mia e non di una maggioranza che ha avuto, con me, il mandato fiduciario di governare questa città". Sembra la prosecuzione dello sfogo di qualche giorno fa, quando Gramillano aveva sbottato fino a minacciare le dimissioni (poi ritrattate). Il sindaco attacca con durezza i "personalismi" che, a suo modo di vedere, avrebbero portato l'attuale maggioranza in una lunga fase di stallo. Allo stesso tempo, però, "ormai è chiaro che le forze che si esprimono in Consiglio comunale sono cambiate".
Il riferimento all'Idv è più che evidente. Per rilanciare l'azione di governo, Gramillano indica i nodi principali che andranno affrontati nel più breve tempo possibile: sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi, risoluzione in tempi brevi del "caso" Metropolitan, nuova viabilità e nuovo piano urbanistico cittadino. Sarà questo, in sostanza, "il cronoprogramma dei prossimi 18 mesi". E "a tutti, consiglieri e assessori, della maggioranza chiedo di rispettarlo, sempre e comunque perchè, altrimenti, sarebbe una presa in giro del nostro elettorato, che non lo merita".
Il sindaco, insomma, prende atto delle difficoltà e chiede un rilancio immediato e forte. Ma non usa di parole quando si rivolge ai consiglieri del Pd: "Per quanto riguarda me, non esistono nemici, esistono persone con idee diverse. Degli scorretti non voglio nemmeno parlare. Dal mio partito, mi aspetto, e a questo punto mi verrebbe voglia di dire pretendo, chiarezza e correttezza. Non per me, ma per la città". Su questa base, secondo Gramillano, si può ripartire, anche se il primo cittadino rivendica "autonomia delle scelte". Che, tradotto, potrebbe vole dire: l'ultima parola spetta a me.
Il capogruppo del Pd in consiglio, Pierfrancesco Benadduci, conferma: "L'assemblea si è riconosciuta nella parole del sindaco. Abbiamo rinnovato la fiducia nei suoi confronti, affidandogli il mandato di decidere in tempi brevi". Risolti i contrasti interni ai democratici, quindi? Benadduci preferisce glissare sull'argomento. "Non mi sembra che siano emerse posizioni divergenti. Siamo tutti consapevoli del fatto che il rilancio è necessario. Il sindaco ora faccia le sue scelte per una Giunta di alto profilo, ma in tempi brevi". Il finale di questa lunga verifica di maggioranza sembra ancora lontano.
Questo è un articolo pubblicato il 16-07-2010 alle 13:43 sul giornale del 17 luglio 2010 - 1182 letture
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