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comunicato stampa

Sirolo: le contraddizioni del 'paese dell’incontrario'

6' di lettura

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“Ma che paese straordinario! E’ il paese dell’incontrario, dove sia non si sa. Io lo so, ma non lo dico”. Viene in mente una nota canzoncina delle pubblicità degli anni’70-80 quando si pensa a Sirolo! Pieno di iperboli e contraddizioni, ma bella comunque. Se non fosse per gli stupendi scenari naturali e paesaggistici, irrinunciabili e affettivi che presenta, verrebbe voglia di fuggire e andarsene altrove.

E poi che dire di questa estate 2010! Diversa da tutte le altre. Sta passando veloce, sembra più corta, meno intensa.

I giorni di tempo buono sono stati ben pochi. Eppure questo paese incastonato sul versante sud del Cònero, emblema della Riviera e immagine leader delle Marche, conserva pur sempre il suo fascino. Ma quante contraddizioni, quanto pressappochismo nella sua conduzione! Innanzitutto cominciamo con il rapporto tra i sirolesi e il turismo. Si capisce al volo che a viverci qui è una minoranza. E chi ha cominciato a interessarsene lo ha fatto non per scelta, ma con estremo ritardo rispetto ad altre località e con una malcelata insofferenza. Altrimenti non si giustificherebbero certe strane uscite inappropriate. Appena vieni qui in vacanza, infatti, la maggior parte degli indigeni locali, credo senza neanche che se ne accorgano, non ti dice “Benvenuto”, ma: “Ah,sei arrivato anche quest’anno? Quand’è che parti?”.

Che vuol dire neanche troppo metaforicamente: “Quand’è che togli il disturbo?”. Sinceramente non è il massimo delle frasi con cui, nel paese della cosiddetta”cultura dell’ospitalità” e delle”17 sbandierate bandiere blu consecutive per l’ambiente”(dove tra l’altro si continua a costruire case in maniera intensiva, anziché migliorare i servizi e realizzare le infrastrutture) si possa accogliere un turista o un villeggiante che qui ogni anno viene a portare i suoi soldi. Altro caso contraddittorio. La cosiddetta “movida” i “rumori notturni” ed il “mega (o presunto tale) afflusso turistico” a Sirolo.

Ho letto recentemente che i vigili sono intervenuti ripetutamente per difendere la quiete e il sonno dei turisti, mettendo il silenziatore ad un locale sopra la spiaggia Urbani,perché sforava con le musiche oltre la mezzanotte e mezza. Giusto. C’è una normativa nazionale in materia e viene applicata. L’altra sera però dal palco di Miss Italia ho appreso che Sirolo si appresta ad ospitare, nientemeno che il 21 agosto, organizzata dal Comune stesso, la seconda edizione della “notte bianca”. Qui le musiche si protrarranno per tutta la notte, con musica balli e fiumi di birra, attirando non i turisti, ma un altro genere di persone alla ricerca non del sano divertimento, ma della libera diffusione dell’alcol e dello cultura dello sballo. Un ente pubblico non dovrebbe essere da esempio e proporre altro per i giovani? Eppoi non è una contraddizione?Quando è il Comune od altri che fanno le musiche di notte le normative perché queste non valgono? Inoltre è stato detto, dalla viva voce del primo cittadino sul palco, che l’anno scorso ci sono state circa 20mila presenze(ma neanche incastrate e messe per fila ci stanno ci stanno 20 mila persone in piazza e nella via principale…suvvia), che la “notte bianca” è una delle più belle d’Italia(forse non ha visto le altre?) e che quest’anno si tenterà il bis.

Domando, ma Sirolo ha veramente bisogno di questa cosa? E proprio a ridosso del dopo Ferragosto con i turisti ancora in paese che non chiuderanno occhio quella notte? Diciamolo. Non era proprio il caso. Eppure si continua imperterriti su questa strada. La terza contraddizione, dicevamo, la ridda dei numeri sull’afflusso turistico di quest’estate. E’ lampante che è stata una stagione sottotono per via della crisi e del maltempo. Non si capisce perché se dalle pagine di questo quotidiano a livello regionale e nazionale in questi mesi la situazione è stata fotografata realmente a livello locale invece si vuole proporre una Sirolo in controtendenza rispetto alle altre località. L’11 agosto in un articolo sul Corriere Adriatico abbiamo letto testualmente: “prendiamo Sirolo dove, quest’anno, sembra che si stia battendo ogni record. Pienone dappertutto, piazze, bar, ristoranti. Di sera c’è la percezione di una grande presenza di avventori. E spiagge. Eppure, a sentire alcuni operatori, non è tutto oro quel che riluce. “Turisti ? Non ce ne sono – ci dice un operatore di Sirolo, non del ramo alberghi o ristoranti – ne aspettavamo di più, ma c’è crisi e anche i turisti stanno attenti a spendere”. E allora? Tutto lo sciame dei vacanzieri che ogni sera riversa in via Giulietti, dopo aver parcheggiato l’auto nelle aree esterne, poi sfocia in piazza, nei bar e nei ristoranti?

Praticamente ai due operatori, anziché riportare i loro commenti, si risponde in maniera indispettita, come a dire:”Come osano?”. Eppoi che significa”non del ramo alberghi o ristoranti”?Cos’è un alieno? Si ha l’impressione che si debba obbedire ad un ordine di scuderia. Altrimenti non si spiegherebbe perché anche quando non c’era gente(a differenza di ora che c’è, ma grazie è Ferragosto) veniva scritto : “tutto pieno, tutto esaurito”. Quando la gente non c’era davvero. Mettere poi in relazione l’afflusso turistico con il pienone in piazza è aberrante. La piazza di Sirolo(vituperata a torto dalle stesse persone che ora la decantano 10 anni fa quando fu rimessa a nuovo), da qualche anno a questa parte, essendo la più bella e spaziosa della zona, è divenuta ormai la piazza dell’intera Riviera. Qui si incontrano fino a tarda notte nei bar dalla piazza i giovani del posto e dei paesi limitrofi. Non è necessariamente vero che se c’è gente in piazza questi sono tutti turisti. I turisti sono famigliole, gente tranquilla, non dei tiratardi e alle 23,30-sciamano a dormire nei camping, negli alberghi e negli affittacamere. Se avessero voluto la confusione andavano sulla Riviera romagnola.

Qui vengono perché c’è la natura e il mare bello, non per le musiche. Bastava comunque andare in spiaggia e chiedere alle strutture ricettive nei giorni di inizio luglio e agosto per rendersene conto che non c’era un cane davvero. E a proposito di cani, l’ultima contraddizione in extremis l’ho avuta entrando l’altro giorno all’Ufficio informazioni in piazza imbattendomi in un cartello di “divieto accesso ai cani”. Guarda caso ero passato prima in edicola. Avevo sottobraccio una copia di “Gente” di questa settimana(23-08.2010). La copertina era dedicata alla Ministra del Turismo Italiano Michela Vittoria Brambilla in acqua con una bella foto con il suo Golden Retriever. Sottotitolo:La ministra che difende gli animali riaprirà le spiagge ai nostri amici cani”. Titolo.”Fido torna al mare”. Nel pezzo la ministra annuncia che premierà i Comuni che si adegueranno alla sua ordinanza. “Ovunque in Italia-dice-si potrà fare il bagno. Così invogliamo gli stranieri a venire da noi”. Ormai una famiglia su tre ha in casa un animale, fanno parte delle nostre famiglie”. A Sirolo di questa cosa forse non se ne sono accorti(a Palombina sì, leggo) oppure Sirolo non è in Italia. Eppure la Ministra è di centrodestra, Sirolo non è per caso di centrodestra da 15 anni. Ma che paese straordinario, il paese dell’incontrario!



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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-08-2010 alle 17:42 sul giornale del 18 agosto 2010 - 5724 letture