Sirolo: la notte in.... bianco e dei numeri pompati

Una notte bianca da sogno? Una notte in bianco e basta! Va bene che i latini dicevano: ”semel in anno licet insanire” (una volta l’anno si può fare…), ma perché proprio in questo periodo e non in un altro momento? Eppure già l’anno scorso era stato detto. Ci sono ancora turisti. Fatela in un'altra data. Niente.
Sia chiaro non si è a priori contrari alla Notte Bianca (si rischia il linciaggio morale sennò, perché non è consentito il diritto di critica). I primi di settembre o a metà settembre come saluto all’estate andrebbe meglio!
Portare gente dalle zone limitrofe dove c'è già un discreto numero di turisti e sparare cifre a vanvera che si è abbattuto il muro dei 20mila è una forzatura, è spararle grosse. Ci saranno state 7-8mila persone, che tra l’altro non è poco.
Leggiamo. “Il sindaco è entusiasta? Ha visto molti italiani e stranieri ed è stata una grande promozione?”. Infatti da domani sarà pieno di anconetani, osimani, castellani, loretani che prenoteranno a Sirolo. Ma dai!
Si dicano una volta per tutte le cose come stanno! Che è stato ed è un raduno di bevitori di birra e mangiatori di panini delle zone limitrofe che vengono a ballare in piazza anziché in discoteca.
La si smetta di spacciare per evento una festa che non fanno più nemmeno nell'entroterra.
Bravi i Gipsy Kings e coinvolgenti! Molto bravi quelli del servizio d’ordine, bisogna darne atto, che già al Coppo facevano Da filtro. A Sirolo era iniziata bene l’estate con il concerto di Ron a inizio luglio. Ne diamo atto. È quella la strada da seguire. Dell’intrattenimento soft e gradevole. La piazza di Sirolo è un salotto, non una pista di una discoteca.
Un comune che promuove sballo, bevute e quant’altro anziché cultura, ambiente e ospitalità si qualifica da solo e sinceramente fa pensare.
Non si può imporre una festa agli abitanti (anziani e non) che debbono tapparsi in casa perché quattro, cinque bar debbono vendere più bevande. Già lo fanno abbondantemente ogni sera perché la piazza è stata sempre piena. Non ce ne era bisogno. Alla Notte bianca poi bisogna andarci, non subirla. Eppoi non ci si venga a dire dei turisti. I clienti nelle strutture ricettive, dopo essere stati catechizzati nei giorni precedenti dagli operatori, han sopportato musiche e rumori. Ma dopo una certa ora chiedevano: "chissà quando smettono?"
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-08-2010 alle 20:19 sul giornale del 23 agosto 2010 - 1099 letture
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