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Operazione "Mare Sicuro" il bilancio della Capitaneria

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Tre mesi di controlli a terra e via mare su 80 chilometri di costa e 384 stabilimenti balneari. Si è conclusa il 12 settembre l'operazione “Mare Sicuro” della Capitaneria di Porto e i dati, forniti mercoledì dal comandante Giovanni Pettorino, sembrano incoraggianti.

I decessi in mare sono in netto calo -ha spiegato- solo 2 quest'estate, mentre aumenta la consapevolezza dei pericoli e la preparazione culturale dei marchigiani”. A creare maggiori problemi agli uomini della Capitaneria, i diportisti. Sono stati 18 quelli soccorsi in mare in questi mesi e anche quelli che più spesso hanno richiesto interventi per avarie al motore, al timone, condizioni meteo avverse e incaglio. “Tutto evitabile -ha detto Pettorino- se c'è adeguata conoscenza delle condizioni meteo marine”. Gli altri soccorsi hanno riguardato 3 bagnanti e un windsurfista, per fortuna senza gravi conseguenze. Molti diportisti sono stati multati per non aver rispettato la distanza minima da riva, soprattutto a Portonovo e alle Due Sorelle. Nessuna vongolara è stata sanzionata per non aver rispettato la distanza di 600 metri dalla riva e nessuna petroliera è stata “beccata” a ripulire le cisterne in mare.

Il territorio di competenza del compartimento marittimo di Ancona comprende la fascia di litorale tra Senigallia e Civitanova Marche: per l'operazione “Mare sicuro” sono stati impiegati 125 uomini e 10 unità navali. In tutto hanno percorso 5500 miglia ed effettuato circa 4mila controlli. Di questi 1635 sul demanio marittimo, 53 sulle unità di traffico, 211 sulle unità da pesca, 1252 sulle unità da diporto e 517 sull'ambiente. 223 le sanzioni elevate, 9 i soccorsi in mare a imbarcazioni e 22 a bagnanti.

E' meglio prevenire che reprimere -ha proseguito il comandante Pettorino- la nostra mission riguarda anche la tutela dell'ambiente marittimo. Il Mediterraneo ha un'altissima concentrazione di navi rispetto alle sue dimensioni e un'enorme concentrazione antropica: un evento catastrofico precluderebbe per sempre le sue condizioni, ecco perché dobbiamo costantemente vigilare che tutto vada per il meglio”. La maggior parte delle sanzioni ha riguardato violazioni di ordinanze balneari e dei codici di navigazione (129), seguite da violazioni di norme sulla pesca (39), in materia di diporto (38) e abusi sul demanio (3).



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Questo è un articolo pubblicato il 06-10-2010 alle 18:07 sul giornale del 07 ottobre 2010 - 861 letture