PD: 'L'acqua è di tutti'

L’acqua è un bene pubblico e sono beni pubblici anche le strutture del servizio idrico integrato. Il PD nazionale ha tradotto l'oggetto del referendum – ha dichiarato il Segretario provinciale PD Emanuele Lodolini - in una proposta di legge. Questo è quello che caratterizza un Partito di Governo, responsabile.”
In regione bene hanno fatto gli Assessore Canzian e Marcolini a ribadire come la volontà politica della giunta è chiara: l`acqua è un bene pubblico primario, di proprietà collettiva , essenziale e il servizio deve quindi restare pubblico. Lodolini ha poi ricordato come il PD della provincia di Ancona ha sostenuto i referendum sulla tutela dell’acqua pubblica. “Nella nostra provincia l’acqua è pubblica, la gestione è pubblica, la regolazione è pubblica e le tariffe sono eque e sostenibili grazie alla lungimiranza e alle scelte degli amministratori. Tutto ciò va valorizzato e difeso”. Per il PD la tutela delle acque, l’accessibilità per tutti, un uso razionale della risorsa che operi dal lato dell’offerta e non si limiti a rincorrere la domanda, l’equità delle tariffe e la massima qualità ed efficienza del servizio sono obiettivi irrinunciabili. I punti fondamentali della proposta sono:
* Ribadire che l’acqua è un bene pubblico e sono beni pubblici anche le strutture del servizio idrico integrato;
* Una gestione industriale del servizio idrico che abbia una dimensione di scala adeguata, utilizzi le migliori tecnologie, e che sia realizzata secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità;
* Gli amministratori locali, sindaci in primo luogo, riuniti nell’assemblea di ambito territoriale ottimale, hanno il compito di prendere le decisioni fondamentali riguardo al servizio idrico integrato e quindi gli obiettivi di servizio, l’uso della risorsa, gli investimenti, il limite di sostenibilità della tariffa, l’affidamento del servizio idrico;
* Istituzione di un’Autorità di regolazione indipendente che abbia poteri di verifica dei piani strategici e dei piani d’ambito, che verifichi la congruità delle tariffe, che controlli l’attività dei gestori con poteri di ispezione e di sanzione;
* Introduzione di una tariffa sociale a vantaggio dei nuclei familiari più numerosi e delle fasce meno abbienti;
* Istituzione di un fondo nazionale per il riequilibrio territoriale delle dotazioni e delle infrastrutture idriche e per la preservazione della risorsa acqua, a garanzia dell’accesso universale a un servizio di massima qualità secondo criteri di equità e solidarietà;
* Partecipazione, garanzia e informazione per gli utenti sono tutelate dall’Autorità di regolazione che garantisce a tutti i cittadini la massima trasparenza.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-11-2010 alle 18:23 sul giornale del 05 novembre 2010 - 526 letture