Impianti fotovoltaici: l'impegno delle aziende per superare i vincoli tecnici

Il 16 novembre ha avuto luogo un proficuo incontro tra Confindustria Ancona e Enel Distribuzione Emilia Romagna e Marche per esaminare la complessa situazione dei collegamenti alla rete elettrica degli impianti fotovoltaici nella nostra provincia. Questo è solo il primo di una serie di incontri che Confindustria Ancona sta organizzando sul territorio in tema di energia, uno degli asset fondamentali per la competitività delle aziende.
All'incontro hanno partecipato: Renzo Nantiat di Enel Distribuzione - Dipartimento Territoriale Rete Emilia Romagna e Marche; in rappresentanza di Confindustria Ancona, Luciano Brandoni, Presidente della Sezione Energia, e Fiorello Campolucci componente del Comitato Territoriale delle Valli del Misa e del Nevola.
Preoccupazione è stata espressa da Confindustria Ancona in merito ai tempi lunghi necessari per la connessione di generatori fotovoltaici alla rete in talune aree della Provincia di Ancona.
“Il rischio è che tempi così lunghi scoraggino gli investimenti – ha affermato Brandoni - e mettano in difficoltà uno dei settori industriali che in questo momento è in continuo sviluppo. Questa situazione è paradossale, contrapponendosi di fatto alla politica energetica del Governo e della Comunità Europea che si sostanzia negli incentivi governativi per l'installazione del fotovoltaico e nelle direttive comunitarie che impongono all'Italia l'aumento della produzione energetica da fonti rinnovabili”.
Renzo Nantiat ha evidenziato una serie di oggettive problematiche tecniche presenti su specifiche aree in alcune province della Marche (tra cui quella di Ancona) e dell’Emilia Romagna, non tanto concernenti le reti di distribuzione a media e bassa tensione, quanto piuttosto per le implicazioni sugli impianti primari (trasformazioni alta tensione/media tensione) e sulla rete di trasmissione nazionale, derivanti dalla numerosità delle richieste di connessione di impianti di generazione pervenute dall'inizio del 2009 ad oggi e dall’entità della relativa potenza in immissione. Solo nella provincia di Ancona sono circa 500 impianti da allacciare in media tensione ed oltre 1800 da allacciare in bassa tensione.
Peraltro da parte di Enel Distribuzione è stato precisato che, al momento, sono necessari interventi sugli impianti primari solo in due delle 12 cabine di trasformazione alta tensione/media tensione nella cui area di influenza è compreso il territorio della provincia di Ancona. Enel ha poi assicurato il massimo impegno per cercare di ridurre al minimo i tempi tecnici e burocratici di propria pertinenza. Valuterà anche la messa a disposizione delle aziende di mappature delle aree già sature dal punto di vista del carico elettrico, ancor più dettagliate di quelle già previste dalla Delibera 125/2010 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
“Come Confindustria Ancona chiediamo all'Enel il massimo impegno al fine di assicurare efficace collaborazione e confronto con le aziende – ha concluso Campolucci - per accelerare i tempi di istruttoria delle pratiche che di fatto mettono in difficoltà tutta la filiera dell’energia rinnovabile”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-11-2010 alle 22:22 sul giornale del 22 novembre 2010 - 829 letture
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