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Per l'artigianato lo sviluppo economico è 'green'

cna e confartigianato 3' di lettura Ancona 15/12/2010 -

Per le piccole e medie imprese marchigiane lo sviluppo economico è “green”. A sostenerlo è Trend Marche, l’osservatorio integrato sull’artigianato e la piccola impresa della nostra regione, realizzato Banca Popolare di Ancona, Confartigianato e Cna Marche e presentato in Regione, nella Sala degli Specchi del Palazzo Li Madou. Alla presentazione dell’Osservatorio sono intervenuti il direttore generale della Banca Popolare di Ancona Luciano Goffi, che ha coordinato i lavori, i presidenti di Confartigianato Marche Salvatore Fortuna e della Cna Renato Picciaiola e l’Assessore regionale alle Attività Produttive Sara Giannini.



Secondo i dati presentati dal professor Gian Luca Gregori dell’Università Politecnica delle Marche, in un anno le imprese operanti nel settore energia, sono cresciute del 26,1 per cento e sono in aumento (+4,2 per cento) le imprese specializzate in tecniche di disinquinamento, pulizia di spazi verdi e aree forestali. Va inoltre rilevato che sono in costante sviluppo le attività artigiane specializzate nella costruzione, realizzazione e installazione di impianti dedicati alla “Casa sostenibile”, così come quelle del settore dell’alimentazione di qualità e biologica. “Le piccole imprese” secondo Gregori “si adattano meglio alle richieste del mercato di prodotti ‘green’ ma per cogliere pienamente le opportunità di businnes, sono preziosi i collegamenti con il territorio, le Università e le Pubbliche Amministrazioni per ridurre il gap culturale ed economico in termini di ricerca che separa le piccole realtà produttive dalle realtà industriali maggiormente strutturate”. Malgrado il crescente interesse per le energie alternative, le Marche sono infatti solo al 14esimo posto nella classifica delle Regioni verdi, con una percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili che si ferma al 20,3 per cento e il 62 per cento dei rifiuti ancora smaltiti in discarica.

Siamo invece ai primi posti come coltivazioni biologiche (l’11,6 per cento della superficie coltivata). I segnali che arrivano dall’artigianato regionale, secondo Trend Marche, sono complessivamente positivi, con un incremento del fatturato per il campione di imprese associate a Cna e Confartigianato , nella prima parte del 2010, del 3,1 per cento, che sconta le difficoltà delle imprese contoterziste (+0,1 per cento). Per quanto riguarda i settori, l’incremento più consistente del fatturato, secondo Trend Marche, viene registrato dal mobile (+26,7 per cento). Bene anche la moda (+8 per cento), la meccanica (+4,5 e i servizi (+3,4). In calo gli alimentari (-1,9 per cento) e l’edilizia (-1,0). Ma l’indicatore che fa più sperare in un consolidamento della ripresa, secondo il direttore del Centro Studi Sistema di Ancona, Giovanni Dini, è quello relativo agli investimenti che fa registrare un significativo incremento del 31,2 per cento. “L’uscita dalla crisi “ha precisato Dini “sta passando attraverso una intensificazione degli investimenti immateriali delle imprese in comunicazione, software, promozione, ricerca e brevetti mentre le spese per macchinari e impianti crescono soltanto dell’11,7 per cento”. Ma le Marche, secondo i dati presentati da Michele Bacco del Centro Studi Sintesi di Mestre, tra le regioni del Centro Italia (Marche, Toscana, Umbria e Lazio) è anche quella con il minor tasso di disoccupazione ( 7,7 per cento) nel primo semestre del 2010, la maggior crescita dell’export (+21,6 per cento), il maggior incremento dei prestiti alle imprese (-2,7), Insomma, quella che emerge dall’Osservatorio di Trend Marche, è una Regione che, grazie all’artigianato ed alla piccola impresa sta viaggiando verso un consolidamento della ripresa nei prossimi mesi.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-12-2010 alle 16:52 sul giornale del 16 dicembre 2010 - 842 letture

In questo articolo si parla di attualità, confartigianato, artigianato

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