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Montacuto, il Garante lancia l'allarme: 'Sistema penitenziario marchigiano vicino al collasso'

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Penitenziari sovraffolati, carenza di personale e strutture da rimodernare. Sono queste le tre principali problematiche delle carceri marchigiane, emerse da uno studio messo a punto dal Garante dei Detenuti.
 

Il report relativo al 2010 è stato realizzato con il contributo dell’Assemblea Legislativa delle Marche: una delegazione di consiglieri ha infatti accompagnato Italo Tanoni (Garante dei Diritti dei detenuti) e l’associazione Ombudsman. Una relazione dettagliata sullo stato dei sette istituti di pena marchigiani, e che il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, Vittoriano Solazzi, ha intenzione di trasformare in “un lavoro annuale per fare sistematicamente il punto sulle nostre strutture carcerarie”.

Tre, secondo Solazzi, gli aspetti più rilevanti emersi dall’analisi. Anzitutto, “i penitenziari marchigiani fanno registrare una situazione di sovraffolamento non trascurabile”: sono infatti 1166 i detenuti, un numero che Solazzi definisce “eccessivo” rispetto alla capienza regolare complessiva dei sette istituti (747 posti) ed anche alla capienza massima tollerata (995 posti). A questo problema si aggiungono poi altre due carenze: “Manca un servizio di Polizia Penitenziaria adeguato al numero detenuti, ed alcune delle nostre strutture necessitano una manutenzione urgente”. Insomma, i penitenziari delle Marche soffrono, e Solazzi annuncia “una segnalazione al Ministero per un intervento tempestivo”, perché “la pena non può solo essere una risposta al reato, ma deve consentire la rieducazione e, se possibile, il reinserimento nella società”.

A confermare l’analisi del presidente del Consiglio Regionale arriva il giudizio di Italo Tanoni, Garante dei Detenuti delle Marche, che parla di “sistema giunto al collasso”. Il sovraffolamento delle carceri si evince da un dato: “Il numero dei detenuti, doppio rispetto alla capienza regolare, fa pensare che non siano state rispettate le misure imposte dai parametri europei, che impongono almeno 3 metri cubi di aria e superficie calpestabile per detenuto”. Da Tanoni arriva poi un appunto sulle leggi “svuota carceri”, che “non hanno risolto il problema del sovraffolamento”, mentre in cantiere ci sarebbe anche un nuovo penitenziario da 800 posti nella zona di Camerino.

Indicativi, secondo Tanoni, anche i dati relativi alla Polizia Penitenziaria impiegata. Ad Ascoli Piceno, su 142 agenti assegnati ne sono in servizio 140 (182 in organico). A Fossombrone 105 in servizio su 102 assegnati (127 in pianta organica), mentre al Barcaglione lavorano 21 agenti a fronte dei 4 assegnati. 44 contro 43 a Fermo (49 in organico), 24 contro 26 a Camerino. Numeri diversi, invece, a Pesaro: lavorano in 113 contro i 123 assegnati (169 in organico), mentre a Montacuto si registrano 131 agenti contro i 184 assegnati, ma in organico ne sarebbero previsti 201.

Le difficoltà del sistema penitenziario si ripercuotono anche sulla situazione sanitaria dei detenuti. Il report di Tanoni ricorda infatti i quattro suicidi avvenuti nel 2010, e i 146 casi di autolesionismo dei carcerati. “Ed in questi – dice il Garante – sono compresi anche i tentati suicidi”. Ed occorrono “provvedimenti radicali” anche in materia di edilizia, per “recuperare gli spazi esterni in degrado” di alcune strutture e per realizzarne alcuni dove questi attualmente non esistono, come ad esempio a Fermo.



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Questo è un articolo pubblicato il 01-02-2011 alle 16:46 sul giornale del 02 febbraio 2011 - 815 letture