Crisi di governo: l'intervento del PD

Il PD nasce come forza impegnata ad unire, nello spirito dei Padri costituenti, la tradizioni politiche della sinistra riformista con quella del cattolicesimo democratico e liberale.
Un progetto ardito, ma che trova un significato pregnante proprio in questo momento storico di crisi economica e sociale, quando la politica -che dovrebbe dare risposte alle esigenze dei cittadini- rischia di apparire la causa dei tanti problemi, non il rimedio, e deve quindi saper reinterpretare il proprio ruolo all'interno della collettività, senza rigidità ideologiche, ma tenendo ben presenti le “idealità” migliori.
Secondo questo stesso approccio il PD di Ancona si è impegnato a risolvere la crisi amministrativa che ha colpito la città, costruendo con il Partito Socialista, con l'API, l'UdC e due Circoli SeL, una proposta programmatica seria, concreta e ben articolata, dove coesistono in piena armonia i contributi di tutte le forze politiche, UdC compresa, per cui l'intesa politica a sostegno del Sindaco non dovrebbe più trovare ostacoli, se non strumentali a favorire il c.detto ” laboratorio Marche”, monco a sinistra e -dunque- del tutto incongruo rispetto alla realtà politica cittadina, una formula che il PD di Ancona ritiene incapace, da sola, di garantire un buon governo alla città.
Da questo punto di vista, la posizione ostativa alla sinistra espressa dall'UdC, non trova il nostro sostegno, né potrà trovarlo in futuro, perché risulta antitetica rispetto alla necessità di rappresentare adeguatamente la città e governarla al meglio, e comunque appare contraria agli obiettivi politici fondamentali del PD. Il PD, inoltre, coglie con favore ed estremo interesse i segnali positivi che arrivano da una parte “minoritaria” dell'IdV locale, laddove si auspica il superamento da parte dell'UdC di pregiudiziali politicamente sbagliate e si apre con chiarezza anche a SeL; lo stesso atteggiamento manifestato dall'API di Ancona, a testimonianza che anche forze del centro moderato riconosco nell'alleanza con SeL tutti i margini per costruire, insieme, un serio progetto politico.
Il segretario PD-Unione Comunale di Ancona Stefano Perilli
RIFLESSIONI A MARGINE DEL COMUNICATO
In questi giorni che, per i più fortunati, sono dedicati alle ferie ed al nostro splendido mare, i cittadini di Ancona leggono sui quotidiani locali di una bizzarra impasse politica che infierisce sulla Amministrazione cittadina, che già scontava due anni in cui l'azione di governo è risultata per molti versi sotto le aspettative, ed ora si trova impantanata in una crisi che, giova dirlo, né il Sindaco, né le forze politiche che attualmente lo sostengono, hanno voluto, ma che sono chiamati a risolvere, per il bene della città. Tra le forze politiche che più si agitano in queste ore vi è l'IDV, o meglio quella parte gestita dall'On. Favia, che pare dimenticarsi di aver condizionato -e dunque caratterizzato- oltre ogni misura e, sopratutto, oltre il proprio consenso elettorale, l'azione del Sindaco sino allo scorso aprile, quando ha deciso di sgravarsi repentinamente da ogni responsabilità di governo lasciando però con grande ldifficoltà tutte le poltrone salvo un'ultimo strapuntino a cui pare particolarmente legata (Prometeo, ndA). Ora questa forza si ripropone all'interno di un “Laboratorio Marche” PD-UdC-IdV-PS anche per Ancona, quasi a riparare il danno che essa stessa ha commesso attraverso la riproposizione di una formula che se da sola non è bastata al Presidente Pettinari per vincere al secondo turno in quel di Macerata, non si capisce come si possa pensare che rappresenti la maggioranza dei cittadini di Ancona, città storicamente un po' anarchica rispetto al “Potere costituito”, certamente più repubblicana che monarchica, comunque assai più “rossa” delle terre oltre Musone. Il PD, invece, sostiene che questa città, oggi, per essere massimamente rappresentata e, dunque, equamente ben governata, abbia bisogno di una coalizione che comprenda tutte le forze della sinistra riformista e forze del centro moderato, tutte accomunate da un chiaro spirito di governo che ponga davvero l'interesse pubblico come unico obiettivo, un progetto che può e deve essere perseguito senza che sia dato spazio a pregiudiziali di sorta, ma costruendo un patto politico sulla base esclusiva di precisi impegni programmatici.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-08-2011 alle 19:16 sul giornale del 08 agosto 2011 - 651 letture
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