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Duca: 'Mi hanno diffamato, mi rivolgo alla magistratura'

Eugenio Duca 3' di lettura Ancona 06/08/2011 -

In tanti anni di attività politica, mi sono rivolto alla Magistratura, a tutela dell’onore del mio Partito (all’epoca il PDS), mio e di altre personalità, ingiustamente offesi da un esponente di Forza Italia. Non vorrei vedermi costretto a farlo una seconda volta, nei confronti di qualche compagno e di chi diffonde notizie false, quanto diffamatorie, nei confronti dell’On. Eugenio Duca.



Solo oggi ho potuto leggere la nota dell’ex Coordinatore SEL, Claudio Paolinelli, non inviatami. Gli avversari mi hanno lanciato tanti epiteti: giustizialista, estremista, terrorista, persino “spia del KGB”. Per Paolinelli sono un capo manesco, con dei fedelissimi ai propri ordini, un manipolo pronto ad eseguire ogni azione. Una nota che, a mio avviso, denota un evidente stato di confusione mentale, quasi un’ossessione maniacale nell’inventare e collegare a Duca (che, con altri, è stato al fianco di Claudio nella intensa vicenda falconarese), ogni atto verificatosi negli organismi dirigenti di SEL, di cui Duca non fa parte.

Mi dispiace, esprimo piena vicinanza umana a Claudio e gli auguro di recuperare, quanto prima, il giusto equilibrio. Ho incontrato Paolinelli in diverse occasioni, l’ultima al tavolo dei partiti che stavano costruendo il programma per Ancona. Mai mi ha accennato a quanto scritto nella sua lettera. Al tavolo, ove ha partecipato liberamente, ancorché si trattasse di un livello comunale e non provinciale, è intervenuto per spiegare che, secondo lui e il Coordinatore regionale Mentrasti, le altre forze politiche e i gruppi consiliari, avrebbero dovuto parlare solo con il Circolo SEL coordinato da Zampini, non con gli altri due, “non riconosciuti”. Mi sono limitato a ricordargli pacatamente – c’era il Sindaco e almeno 10 persone - che i problemi interni di SEL, vanno discussi in casa SEL, il tavolo è impegnato “sui problemi di Ancona”. L’ho fatto proprio per evitare che SEL fosse accusata di “inaffidabilità”. Ora che l’organizzazione nazionale SEL (non Duca), ha messo, nero su bianco, che le procedure e le decisioni attuate, contro i due nuovi circoli, dal Coordinatore Paolinelli, dal Coordinamento Provinciale, dall’Assemblea Federale, dal Presidente del Collegio dei garanti provinciale e dal Coordinatore regionale, sono NULLE, INAMMISSIBILI, CONTRARIE ALLO STATUTO di SEL, ognuno, politicamente, deve trarre le dovute conseguenze, come, correttamente, ha fatto Paolinelli, rassegnando le dimissioni. Sono iscritto a SEL, non ho optato per uno dei tre Circoli anconitani, proprio per non schierarmi, ma anche questo viene travisato. E’ proprio “la politica”, quella vera che è assente nella nostra città, e da quanto scrive Paolinelli, anche in casa SEL, dipinta dall’ex Coordinatore nel modo peggiore possibile, proprio mentre è in crescita di adesioni, di simpatie, di iscritti e potrebbe “entrare nella partita per Ancona”.

Mi pare ingeneroso nei confronti di quanti si stanno impegnando in modo volontario quanto disinteressato, di rafforzare SEL, dentro ai problemi dei cittadini, come moderna forza di sinistra di governo, che contrasti l’estremismo parolaio, il minoritarismo intellettuale, l’opposizione a prescindere, che tanti danni hanno creato alla Sinistra, ai lavoratori e al Paese. Non vorrei più vedere l’entusiasmo delle destre, e di certi sinistri, al voto dell’On. Tiziana Valpiana, quando ha affossato Prodi e il governo dell’Ulivo.


da On. Eugenio Duca
Capo gruppo di Sinistra per Ancona – SEL





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-08-2011 alle 17:34 sul giornale del 08 agosto 2011 - 707 letture

In questo articolo si parla di politica, Eugenio Duca

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