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comunicato stampa
Falconara: Sansò (Dc) dopo dimissioni Luongo, 'Abbiamo i politici che ci meritiamo'

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Democrazia Cristiana Marche

Il Presidente della Commissione Urbanistica Ludovico Luongo del Fli si dimesso a causa di un diverbio “pesante” con il “ sindaco per caso” Goffredo Brandoni: una lite che è finita sulle pagine dei giornali locali con accuse e prese di posizione da ambo le parti fornendo così spazio all’opposizione per critiche pungenti e osservazioni politiche sulla coesione delle alleanze tra Pdl e Udc.

Oggi possiamo dire che la “cartina di tornasole” immersa nella politica falconarese ha dato un segnale chiaro: a Falconara si alternano due binomi “presunzione e pressappochismo” con “mummificazione e camaleontismo”. Anche sotto l’ombrellone la gente parla e appare inviperita e/o avvilita e…si ripetono gli stessi concetti: Falconara ha i politici che si merita. Non sono solo i falconaresi che esprimono pareri e critiche: a sostenere le voci indigene si aggiungono “voci di cadenze non certo falconaresi e marchigiane” e…la figuraccia è confezionata. E’ vero che il falconarese è stato sempre propenso a rieleggere gli stessi “camaleonti”, che i partiti non sono più tali, ma da qualche tempo sono divenuti “associazioni” dove si forgiano “gli artisti”di una classe politica intrigante, inadeguata, assai poco degna di esercitare “funzioni”, di assolvere quei compiti che rendono una democrazia rispettabile onorata.

Le gente di Falconara ha perfettamente ragione di lamentarsi dicendo che abbiamo “i politici che ci meritiamo” perché li abbiamo voluti e votati. Ora, visto quanto successo, i falconaresi appaiono alquanto nervosi perché se li trovano sul groppone ed è difficile rimuoverli perché, come ben si sa, chi ha il potere se lo tiene stretto e….le ultime vicende, con tutti gli avvitamenti annessi e connessi, sono un esempio incontrovertibile. La storia politica falconarese insegna che i “mandati amministrativi sono andati puntualmente a favore di “figuri” che non si stimano, che spesso vengono anche derisi, che sovente,sentendoli parlare, viene da sorridere: però, ciò nonostante, Falconara, pur sfiduciata, è sembrata sempre “indifferente”:ora sembra avere un sussulto alla “Masaniello” .

Se la musica non cambia, se non si cambia lo spartito e i musicisti, vuol dire che c’è pure una ragione e sinceramente la si può anche immaginare e intuire. Però un’analisi va comunque fatta: dove l’economia tira e le istituzioni non sono soggette a scherno, dove insomma le cose funzionano grazie anche a “tradizioni consolidate”, a meccanismi elettorali moderni ed a leggi che tutelano la collettività, una classe dirigente subisce ricambi esemplari. Qui, a casa nostra, i ns figuri sono più mutevoli dei camaleonti e più longevi delle tartarughe. Stanno sempre a galla come il sughero perché mutano con fregoliana scaltrezza le vesti politiche. Forse c’è un modo per far loro capire che hanno fatto il loro tempo: non votarli più, ma ci vuole anche il coraggio e determinazione e ambedue difettano molto.

Qualcuno è riuscito a riciclarsi adottando la solita presunzione contraddistinta dal pressappochismo, attingendo allo sguardo “sfingeo” come se quello che succede a lui intorno non lo riguardasse, ma forse i più tornerebbero a casa con le pive nel sacco, senza più i soliti privilegi già ornamento del potere. Ai falconaresi rassegnati dobbiamo dire che le bugie di regime che ci vengono spesso propinate sono il vero nemico della libertà, dell’indipendenza del giudizio, della ribellione alle verità preconfezionate, agli slogan gratuiti, ai dogmi consacrati della destra.

2 ) Ora, visto lo screzio ultimo tra il Sindaco Brandoni e il cofondatore di Forza Italia a livello falconarese Ludovico Luongo, un segno tangibile di una prossima ,profonda lacerazione tra le alleanze spurie del centrodestra, bisogna pensare a rimboccarsi le maniche, lavorare, sudare, studiare, innovarsi e impegnarsi per “rinnovare” la politica falconarese e quindi “ritrovare il consenso” che si è voluto perdere per mummificazione e/o presunzione.



Democrazia Cristiana Marche