Falconara: Sansò (Dc), 'Vittoria elettorale risicata non si celebra con una sconfitta morale'

Abbiamo alzato il sipario sul palcoscenico della politica falconarese ed ecco che la locandina locale propone la commedia dal titolo “ Recitare per apparire”. Il rituale teatrale era già stato “provato” in campagna elettorale e qualche tempo fa anche in “piazze”, ma ora, previo esame dettagliato del “copione”, si apre con una critica al vero “primo atto” che vede il trionfo di misure fallimentari proposte al plauso dell’opinione pubblica: espressioni gratuite, devastanti le sane e responsabili coscienze dei falconaresi.
In questo dilatato momento di lunga e profonda crisi che colpisce ogni settore della vita civile e sociale, i contenuti delle tematiche Brandoni appaiono stonate, frutto di uno spartito vuoto, sterile, privo di logica e buon senso: come accettare: come si può far bere alla cittadinanza una politica “definita creativa” che fa danni e che aiuta solo a sopravvivere? Non si possono tacere i risultati scadenti derivanti da verità acrobatiche che ci fanno vedere le cose dall’alto: possono sfuggire i primi dettagli, ma alla fine, non si può negare l’evidenza. Ai mali fisiologici che uccidono, giorno dopo giorno, la nostra città e che negli ultimi tempi si sono moltiplicati. Vedi incapacità, cavilli burocratici, sfiducia, demagogia, timori di incidere sull’ecosistema già degradato,aspetti economici-finanziari fumosi, assenza di una razionale progettualità, si sono aggiunti caparbietà, l’ostinazione di chi si arroga di “meglio conoscere e sapere la via giusta per assurgere ad una riqualificazione esemplare dell’esistente.
Tale infausto atteggiamento accompagna una realtà umiliante e deprimente che mortifica la ragione del buon padre di famiglia. Nono nascondiamoci dietro un dito: Falconara soffre più di ieri di vetustà accelerata, una malattia divenuta irreversibile che oggi la deturpa profondamente e questo con l’accondiscendenza diretta e/o indiretta dell’Ente che si agita nel frastuono del silenzio :è in essere regressismo, degrado, decadentismo, inquinamento, e cresce solo la dissociazione emotiva e psicologica. L’estate volge al termine portandosi dietro problematica insolute, già obsolete ma mai risolte, che hanno dato, per l’ennesima volta, un quadro desolante di incurie che hanno finito per ledere anche aspetti igienico- sanitari,mortificando l’ambiente e il territorio. Non sono bastati anni per lenire dolorose realtà: tra pochi mesi torneranno ad accendersi le luci “ natalizie” sul degrado urbano esistente (i fuochi fatui li abbiamo visti il 15 Agosto), dando così, per l’ennesima volta, la cipria sul naso all’opinione pubblica che vedendo luci e sentendo botti si consola e questo per dare la sensazione e l’immagine sbiadita di buona salute.
Ennesima soluzione tampone, ennesima teatralità di regime, espressione di variopinte e lacunose incertezze, tripudio di mini e frazionati interventi, privi di ragione e di logica, frutto di atteggiamenti sterili. Vediamo ancora oggi marciapiedi e manti stradali profondamente dissestati, rattoppi si sormontano e sono divenuti una miriade di insidie preoccupanti, ponendo l’utente della strada in uno stato di insicurezza. Dilaga la sporcizia, e il pattume sia per le strade che nelle piazze: esaltante poi l’illuminazione pubblica, da sempre obsoleta, carente, mentre ancora oggi si recita la farsa della sicurezza garantita: in città cresce non solo la delinquenza, ma anche l’inquinamento atmosferico e l’amianto che significa rischio da mesotelioma viene dimenticato. Dove le ordinanze sindacali efficaci per la tutela della cittadinanza? L’ambiente urbano ed extraurbano è avvelenato non solo dai “lasciti “ misteriosi dell’Api ,dalla circolazione veicolare soggetta a due ricircoli viziosi, dagli scarichi degli impianti di riscaldamento delle abitazioni non sempre regolamentari per l’uso di combustibili vietati per legge, ma bensì anche da altre realtà presenti sul territorio.
Dispiace osservare che chi dovrebbe rappresentarci e tutelarci dimentichi di usare la discrezione, laconicità, impegno, capacità propositiva : salire in cattedra per poi dimostrare incoerenza, anarchia, producendo esternazioni di facciata, sono atteggiamenti che finiscono per offendere la morale, il buon gusto e il più elementare decoro. Siamo certi che a Falconara anche quest’anno a Dicembre si accenderanno le luci, ma avremmo preferito che la ns modesta cittadina fosse rimasta invisibile,giusto per non far vedere quanti sono i quadri di desolazione che esaltano la cultura dell’estetica della spazzatura: forse però siamo noi a sbagliare perché “il tutto “potrebbe essere frutto del “genio del lavoro pianificato ad arte” di qualche indefesso esponente politico falconarese designato per produrre tale specie di progettualità.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-08-2011 alle 09:46 sul giornale del 27 agosto 2011 - 556 letture
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