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comunicato stampa
Falconara: Sansò (Dc), 'Al buio delle finte conoscenze'

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Democrazia Cristiana Marche

Ci sono soggetti che solo a parole si erigono paladini dell’ambiente e del territorio : vivendo nelle cecità congenita, nell’ignoranza del bello, occupando ruoIi “pubblici" a servizio dell’Ente, sono propensi a predisporre “solo brutture”.

L’estetica, in origine la dottrina della conoscenza sensibile, sembra non entrare a far parte della considerazione e/o della metodologia costruttiva del disegno della RIQUALIFICAZIONE dell’AMBIENTE, del TERRITORIO, del RECUPERO URBANO della NS CITTA’. Qui, a Falconara, la dottrina del bello urta con l’attuale mentalità, con le soluzioni tampone tanto privilegiate, con la miriade di micro- interventi preventivati e/o previsti fuori luogo e fuori tempo, con i comportamenti infelici dettati anche da strategie e conflitti politici che prendono forma e luce dalla cecità congenita di Chi ha sempre operato e vissuto nel “buio delle finte conoscenze”.

Oggi, visto la criminalità dilagante,la scarsa illuminazione dei quartieri, quindi un’oggettiva insicurezza delle vie, l’Ente ha deciso di dar corso a lavori per sopperire alla accertata carenza di punti luce: ma come pensare di così illuminare un degrado in essere eclatante ? Come pensare di valorizzare “angoli degradati e sconosciuti”,installando punti luce, proponendo il tutto in bella vista senza prima pensare al “recupero dell’esistente”, ad una preventiva riqualificazione ? Quest’anno il Ns Podestà si è preoccupato di “illuminare un tratto della strada Flaminia”: tanto è vero che sono già “operative” le luci natalizie anche con l’assenso e l’obolo dei commercianti, sfatando così “ le pungenti critiche sollevate dalla gente per il mortorio luminoso dell’anno passato Però il “modus operandi” dell’Ente è apparso alquanto anomalo, criticabile comunque: tale atteggiamento turba il cittadino attento non trovando una plausibile risposta, una ragionevole giustificazione nell’operato dell’Amministrazione comunale che altresì esprime invece superficialità e ostinazione” quando “insiste” di meglio conoscere e sapere la via giusta per assurgere ad una “ riqualificazione esemplare dell’esistente”.


Sappiamo tutti che Falconara soffre di vetustà accelerata, un male irreversibile che condanna e deturpa da anni la cittadina anche profondamente. Oggi, il Ns “laederino falconarese” ha deciso di accendere le luci, ma illumina il degrado esistente, come se, in ore diurne, non fosse già ben visibile e questo per dimostrare la “sua sensibilità verso l’evento più sentito dell’anno. Il Ns Podestà vuol mettere la cipria sul naso ai falconaresi, un ennesimo belletto per tentare di ridare una immagine dell’Amministrazione e della città di Falconara diversa, fresca, rinnovata di buona salute, ma la realtà è tutt’altra cosa e….basta guardare lo stato dei marciapiedi e delle strade urbane. La soluzione tampone predisposta con anomala celerità per le prossime Feste natalizie, fa parte delle solite innovazioni gratuite della teatralità di regime, espressione di variopinte lacunose incertezze, tripudio di mini, frazionati interventi privi di “ragione e di logica” in una pianificazione preparata in formula irrazionale dove le priorità e le necessità vengono dissacrate poiché frutto di atteggiamenti sterili,ultronei e servili. La cittadinanza falconarese vede così il sacro e il profano, il brutto e il bello, uniti e amalgamati in un rapporto incestuoso umiliante la ragione. Vede lo stato reale dei luoghi, vede lo scempio, tornano i ricordi e la dissociazione emotiva, psicologica si esalta e monta in cattedra.

2 ) A questo punto avremmo preferito, visto anche la tipicità delle luci predisposte, fredde e statiche, che Falconara restasse “al buio” , quindi invisibile, così come hanno inteso fare i commercianti della Galleria. E proprio vero: Falconara rìschia di restare a buio per lungo tempo. E’ in atto una ricerca “ di lumi”, una ricerca di idee illuminate che però non si trovano mancando l’energia sufficiente del saper fare, la “luce vera” per vedere, conoscere e superare le serie problematiche tenute al buio per decenni. Non vuole essere in “gioco di parole”, perchè le realtà falconaresi sono esempi inequivocabili e ne ricordiamo uno “esemplare”: non si è fatta ancora luce sul problema “ex Fanesi” trattato per l’ennesima volta ed ancora “solo ieri” dall’Ente. Quando verrà definitivamente recuperato il sito ? Resterà ancora a lungo uno spazio degradato in ambito centro urbano, un’area insicura per gli immobili attigui ? Diverrà un teatro, un parcheggio o resterà un’area bloccata per decenni a causa di vizi e vincoli edilizi e/o abusi ancora insanati ? L’esempio dell’ EX FANESI è eclatante così come appare eclatante lo “stato dell’Urbanistica” che sembra una scienza dimenticata, che naviga a fari spenti in un mare di pece, senza alcun preciso riferimento, senza alcuna destinazione, senza una strada giusta da percorrere, senza un “modus “ corretto per interpretarla ed applicarla. Senza la comparsa di “stelle che brillano di luce propria” nel firmamento falconarese e nelle aule del Castello, regna il buio più fitto e….non si vede all’orizzonte il chiarore del “futuro di un nuovo giorno”.

Nel cielo falconarese non si vede un lampo di luce che possa innescare e portare nuove argomentazioni, controdeduzioni plausibili atti a dipanare “nodi” a rispondere ai quesiti posti dalla popolazione, a rispondere a necessità indifferibili della collettività. Non bastano le luci fisse, fioche e fredde già predisposte dall’Amministrazione Comunale in via Flaminia per lenire la sete di “luce” ,di chiarezza, che vuole il cittadino. I festoni strategici voluti dal “laederino “non possono rimediare alle debacle dell’Ente che ora tampona le proprie lacune ponendo in opera, sulle teste dei falconaresi, lungo le strade urbane “ esplosioni di luci “ a carattere “cimiteriale”. L’Amministrazione ha spento da tempo l’entusiasmo e la speranza della cittadinanza, ha spento anche l’iniziativa dei commercianti, ha martirizzato la volontà privata, ha illuso la gente. A noi cittadini falconaresi non resta ora che alzare gli occhi al cielo, sperare e pregare per l’arrivo di una “stella cometa luminosa” che illumini il Castello: nel frattempo inebriamoci delle “sfavillanti luci natalizie statiche e fredde” volute dal Ns Podestà, e… speriamo in un prossimo Natale di pace e serenità per tutti.



Democrazia Cristiana Marche