Rifiuti: Magnani (Pdl), troppe domande senza risposte sulla gestione dei rifiiuti

La Magnani consigliere provinciale del PDL interviene sulla querelle rifiuti che si è accesa in Provincia e afferma: “ ho chiesto io il rinvio del piano provinciale dei rifiuti nella commissione competente, per ulteriori approfondimenti, proposta accettata per l’amara constatazione da parte della maggioranza, della mancanza di numeri, visto che i consiglieri della sinistra erano propensi ad appoggiare la mia richiesta”.
La Magnani continua, “le scelte politiche della Provincia di Ancona, in fatto di rifiuti, sono totalmente sbagliate e scaturiscono da un peccato originale che considera l’impianto finale della gestione dei rifiuti la discarica, invece di puntare a un riciclo spinto con minor scarti possibili. Nell’ottobre 2009 la Provincia ha approvato in Consiglio un atto con il quale puntava ad un incremento della raccolta differenziata spinta che considerava come una sorta di pre-trattamento. Aumentare la differenziata in modo quantitativo e qualitativo avrebbe la conseguenza di ridurre i conferimenti di rifiuti in discarica che sarebbero assolutamente residuali minimi e allora chiedo alla Provincia che senso ha investire ben 4 milioni di euro di fondi FAS in un impianto di trattamento per i rifiuti indifferenziati (grigio)?
L’obbligo al trattamento del grigio è imposto dal D.Lgs 36/03 attuazione della direttiva 1999/31/CE che è stato superato dalla Regione Piemonte con una delibera di Giunta regionale, in quanto in seguito ad approfondimenti è emerso che in zone con un’altra percentuale di raccolta differenziata, il rifiuto indifferenziato residuale potrebbe essere conferito in discarica senza trattamento, in quanto contiene già un quantitativo di rifiuti urbani biodegradabili (RUB) inferiori ai limiti previsti dalla normativa nazionale per il conferimento in discarica (115 KG/anno) di RUB per abitante entro il 2011 e 81 KG/anno per abitante entro il 2018.
La Magnani chiede “perché investire su un impianto di trattamento-stabilizzazione che produrrà rifiuti speciali (conferiti a Moie) invece di investire su un aumento della differenziata? Perchè non si investe su un moderno impianto di valorizzazione – riciclo e si continua ad insistere su quello di trattamento-stabilizzazione, visto che i fondi FAS saranno con molta probabilità gli ultimi soldi pubblici a disposizione per l’impiantistica? Che fretta c’è nel modificare il Piano provinciale dei rifiuti se in fondi FAS sono legati alla realizzazione dell’impiantistica e non alla variazione del piano rifiuti? Perché si ampliano le discariche per Rifiuti Solidi Urbani (RSU Corinaldo, Castelleone di Suasa) se l’impianto di trattamento previsto presso la discarica Sogenus di Moie trasformerà il grigio di tutta la Provincia in rifiuti speciali e quindi verranno conferiti nell’apposito comparto esistente solo nella discarica di Moie?
Se la Provincia vorrà essere credibile e trasparente dovrà rispondere a queste domande nella prossima commissione convocata per il 21 novembre, e dovrà dare chiarimenti sia al Consiglio provinciale che a tutti i cittadini della provincia di Ancona, che si vedono continuamente aumentare l’importo della tassa sui rifiuti, deturpare il territorio con nuovi impianti senza che nessuno si occupi di dare rassicurazioni sulle conseguenze che alcune scellerate scelte politiche possono provocare alla loro salute.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-11-2011 alle 15:32 sul giornale del 15 novembre 2011 - 658 letture
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