contatore accessi free
SEI IN > VIVERE ANCONA > ATTUALITA'
comunicato stampa

Rifiuti: Quattrini, la Provincia fugge il confronto e prepara il conto futuro per i contribuenti

3' di lettura

Andrea Quattrini

Viste le polemiche sorte a livello provinciale sul nuovo impianto di trattamento e sulla prevista modifica del Piano Provinciale dei Rifiuti, avevamo chiesto la scorsa settimana al nostro Presidente della VII Commissione Comunale di chiedere al Presidente della II Commissione Provinciale di convocare una commissione congiunta Provinca-Comune per approfondire la questione ed avere chiarimenti, visto che tutti gli atti finora approvati dal Comune di Ancona si basavano anche sulla disponibilità di circa 1,8 milioni di euro di fondi FAS che ora la Provincia avrebbe deciso di toglierci e destinare al Comune di Maiolati.

Giovedì è pervenuta la risposta del nostro Presidente di Commissione Carlo Sampaolo, che ha dichiarato di aver fatto la richiesta alla Provincia ma anche di aver ricevuto risposta negativa dal Presidente della II Commissione provinciale.

E' curioso che la Provincia, che dovrebbe essere lusingata di poter illustrare i miglioramenti che andrà ad apportare al Piano Provinciale dei Rifiuti, neghi al Comune capoluogo la possibilità di chiedere approfondimenti nella massima trasparenza. Oppure c'è qualcosa che si vuole nascondere?

Una domanda che avrei voluto fare ai colleghi della Provincia, l'ho fatta venerdì agli esperti di Anconambiente nell'ambito della VI commissione consiliare: quanto dovranno pagare in più i cittadini per smaltire i rifiuti a Maiolati con il nuovo impianto di trattamento?

In base ai costi previsti per l'impianto calcolati a suo tempo da Conero Ambiente, hanno risposto che il costo di smaltimento per i cittadini sicuramente aumenterà, probabilmente del 30%.

L'altra domanda che avrei posto: siamo sicuri che l'impianto di trattamento sia necessario?

Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con Circolare prot. GAB-2009-0014963 del 30/06/2009, ha precisato che è consentito lo smaltimento in discarica di rifiuti urbani non pretrattati, qualora gli obiettivi di riduzione di rifiuti in discarica siano conseguiti a livello di ATO e non di singolo Comune. Come si evince dalla delibera presente in questo link, nel giugno 2011, la Regione Piemonte si è adeguata alle nuove direttive ministeriali: http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2011/23/attach/dgr_02068_930_17052011.pdf

Per essere ragionevolmente sicuri di non superare tali nuovi livelli di rifiuti in discarica, molti esperti ritengono che sia necessario raggiungere livelli di raccolta differenziata superiori al 70% e tale risultato, in grandi città con più di 100.000 abitanti, viene raggiunto e mantenuto soltanto se, oltre alla corretta applicazione della raccolta domiciliare in tutto il territorio comunale, viene introdotta anche la tariffazione puntuale.

Possono i colleghi della Provincia cortesemente spiegare ai cittadini in base a quali considerazioni oggettive non ritengono percorribile la soluzione che non prevede la realizzazione del costoso impianto di trattamento o dell'ampliamento di discariche?

A mio avviso la Provincia, anziché correre per l'assegnazione dei fondi FAS per l'impianto di trattamento che costerà milioni di euro di soldi pubblici e che comporterà un considerevole aumento dei costi di smaltimento a carico dei cittadini (per non parlare poi dei problemi ambientali di inquinamento), dovrebbe affrettarsi per adottare misure affinchè l'intero ambito provinciale raggiunga livelli di raccolta differenziata maggiori del 70%, quali l'estensione del sistema porta a porta spinto su tutto il territorio con introduzione della tariffazione puntuale, che fa pagare di più a chi produce più rifiuti, in luogo dell'iniqua Tarsu che si basa sui metri quadrati dell'immobile a prescindere dalla quantità di rifiuti prodotti.

Così i cittadini pagherebbero di meno e, soprattutto, pagherebbe solo chi produce rifiuti proporzionalmente a quanto conferito.



Andrea Quattrini

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-11-2011 alle 18:32 sul giornale del 21 novembre 2011 - 616 letture