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Falconara: Sansò (Dc), 'Si è perso il bel salotto della città'

Democrazia Cristiana Marche 2' di lettura 22/11/2011 -

Non rappresenta la bellezza di un dipinto, la dimensione di un sogno, l’arte che gioca e si diverte con le sue linee. Non racchiude neanche monumenti, non è certo un “bel balcone fiorito” proteso al tramonto e neppure una bifora aperta al mattino fresco di luci quando si accendono i profili dei palazzi attigui e le ombre dei suoi pochi alberi.



E’ una piazza, un modesto, sempre più modesto spazio urbano a cui oggi la gente accede portandosi sotto braccio il “proprio cartone” Si, ancora oggi usufruire delle panchine site in Piazza Mazzini significa fare come i barboni: diventare complici delle panchine in ferro retinato. Piazza Giuseppe Mazzini : un nome illustre, il nome di un letterato, di un politico insigne, apostolo dell’Unità d’Italia, un uomo di fede, simbolo di un sistema nel quale l’utile della collettività deve precedere l’utile dell’individuo, oggi, alla luce di quanto è stato fatto, si rivolta nella tomba perché è divenuto l’espressione di un oscurantismo opprimente. Quale arredamento accogliente e confortante?


Panchine metalliche fredde, dagli spigoli vivi e taglienti: piastre zincate, retinate, svergolate e pericolose collocate nelle aiuole e questo è il primo colpo d’occhio. Domina il tutto un lastricato sconnesso, pericoloso che ospita, in un angolo buio, una ampia aiuola dal perimetro “marmoreo “ già ex fontana dove l’acqua non zampillava, non saltava, non giocava, ma scivolava via stanca, perdendosi senza moto, quasi come un fontanazzo ,un abbeveratoio campestre ad uso delle mandrie al pascolo :ora un contenitore di frasche incolte, in parte di terriccio spoglio, nascondiglio di rifiuti.

Questi i sogni dei falconaresi trasformati in realtà ? Dove sono andate a finire le emozioni che riservava il quartiere e la Piazza Mazzini di un tempo ? Dove è finita l’atmosfera accogliente e confortevole di un tempo ? Oggi ci si deve difendere dalla “lacrime” poco profumate del suo limitato verde che “ cadendo dall’alto delle fronde” dipingono gli abiti; bisogna difendersi dagli spigoli vivi e taglienti delle “morbide panchine retinate”;bisogna evitare “passi incerti” per non cadere; bisogna trattenere i ragazzini che giocano spesso vicini ai bordi pericolosi della struttura della ex “ piscina -abbeveratorio “ divenuta un contenitore irrazionale di terra. Quindi, non decorazioni all’arredamento, non un luogo di vero relax, non un luogo dove si respira l’atmosfera e la classe dell’accoglienza falconarese, ma bensì un salotto dimesso, complicato da brutture, dove spesso vengono collocate “tendopoli” e/o gazebo “, dove si erigono strutture telate, bazar improvvisati, dove il bello si è perso, ucciso da una realtà che ha sconvolto la favola, la poesia il salutare relax.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-11-2011 alle 18:49 sul giornale del 23 novembre 2011 - 470 letture

In questo articolo si parla di politica, falconara marittima, democrazia cristiana, democrazia cristiana marche, Giancarlo Sansò, DC Marche

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