comunicato stampa
Insediato coordinamento Pd area Aspio Musone, Galeazzi coordinatore

Al fine di assicurare un efficace coordinamento tra le politiche istituzionali territoriali delle Unioni e Associazioni comunali, e l'azione del Partito Democratico i vertici provinciali del Partito sin dalla scorsa primavera hanno istituito i Coordinamenti di Zona. Lo scorso 1 dicembre si è insediato a Camerano, presso la sede del PD, il coordinamento PD delle Valli Aspio e Musone che ricomprende i Comuni di Camerano, Castelfidardo, Filottrano, Loreto, Numana, Offagna, Osimo, Sirolo. Il Coordinamento è composto dai Segretari di circolo, dai Sindaci e i Capigruppo iscritti al Pd.
All’incontro di Camerano tra gli altri erano presenti il Segretario provinciale Emanuele Lodolini, i Sindaci di Camerano, Numana, Offagna Massimo Piergiacomi, Marzio Carletti e Stefano Gatto. Gerardo Galeazzi sarà il Coordinatore di Zona.
Al centro della riunione l’attualità della fase politica nazionale e locale, le elezioni provinciali e amministrative del 2012 e l’esigenza di consolidamento del Partito sul territorio, concentrandosi in modo particolare sui problemi reali del territorio e sulle idee per risolverli Il PD sosterrà il governo di impegno nazionale guidato da Mario Monti per garantire la salvezza del paese in questo frangente drammatico.
In questa fase di estrema emergenza è importante che via sia grande equità e che si facciamo almeno alcuni passi in avanti verso quella ricostruzione di cui il Pd con le proprie idee si candida ad essere il pilastro nel prossimo futuro “Conosciamo bene i problemi e le emergenze del Paese, sono due anni che diciamo che il Paese sarebbe finito nei guai. E' il momento dello sforzo collettivo e della responsabilità, noi chiediamo una cosa: l'equità, chi ha di più deve dare di più”.
Lo ha detto il segretario provinciale del PD, Emanuele Lodolini. “Una delle cose che chiediamo è di non tenere al riparo chi ha di più. Questo è il punto di partenza. Poi bisogna cercare di fare in modo che le misure, che non saranno indolori, siano il meno possibile recessive e che, quindi, abbiano un occhio alle esigenze dei consumi, dei redditi e delle situazioni più difficili dei ceti popolari più ampi”.

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