Amati: 'Discutibile il trasferimento del Dipartimento Militare Marittimo a La Spezia'

La senatrice senigalliese del Pd Silvana Amati, eletta nelle Marche e componente della commissione Difesa, interviene sulla questione dello spostamento del Dipartimento Militare Marittimo.
Ho appreso con sorpresa dai mezzi di comunicazione di una pubblica dichiarazione del Capo di Stato Maggiore della Marina Bruno Branciforte, in ordine all’orientamento di riservare al Dipartimento Militare Marittimo di La Spezia le competenze di comando e controllo per l’area adriatica, già di pertinenza del Dipartimento Militare Marittimo dell’Adriatico di Ancona.
La decisione, se confermata, appare discutibile nel merito e nel metodo. Nel senso che mentre sta procedendo una discussione, ampiamente condivisa, intorno alla opportunità di creare una Macro-regione adriatico-jonica, che coinvolgerebbe ben otto Paesi rivieraschi, si prende una decisione che pare in contraddizione con questa prospettiva. Pare infatti evidente che una strategia macro-regionale adeguata deve riguardare sì l’ambito economico, sociale e infrastrutturale, ma non può non coinvolgere anche lo strumento militare, in termini di promozione della pace, della sicurezza e della cooperazione. In questo senso decisioni strategiche prese ‘fuori regione’ apparirebbero poco comprensibili.
Per questo ho presentato, insieme alla senatrice Marina Magistrelli, un'interrogazione al ministro della Difesa per sollecitare una riconsiderazione del problema, che per altro involge anche il delicato profilo dei rapporti Governo-Parlamento, visto che quest’ultimo si era espresso con ampia convergenza a favore della prospettiva macro-regionale e delle responsabilità internazionali che essa comporta.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-02-2012 alle 20:21 sul giornale del 18 febbraio 2012 - 577 letture
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