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Le firme 'salvano' via Torresi dalle Mura pericolanti, arriva l'assemblea pubblica

il gruppo della petizione Mura di via Torresi 2' di lettura Ancona 02/03/2012 - Sulla vicenda delle mura pericolanti di via Torresi ad Ancona, ci sarà a breve una svolta, grazie all'impegno di chi si é attivato per la petizione. A dare una svolta per cominciare a pensare sul da farsi sarà l'attesa assemblea pubblica, dove la cittadinanza sarà invitata a partecipare.

La precaria situazione delle mura pericolanti arriverà a breve ad una svolta. Questo grazie all'impegno di quella parte di cittadini che hanno voluto con forza questa petizione. E' così che una squadra di quartiere composta da residenti operatori commerciali con a capo Daniele Ballanti, ideatore e promotore dell'iniziativa, che si é riusciti ad ottenere il successo deiderato: il miracolo di ben 1167 firme raccolte in meno di un mese. "Ho pensato di coinvolgere dapprima i residenti e gli operatori commerciali - ha affermato Daniele Ballanti - all'inizio una decina di persone e poi grazie al nostro lavoro le firme sono arrivate."

Grande l'impegno, infatti, per la raccolta di firme per promuovere e sottoscrivere questa petizione popolare. Ma ora, con molta probabilità, arriveranno i primi risultati di un lungo percorso, iniziato nel maggio scorso, per portare la normalità in questo quartiere, grazie ad un punto di partenza, come l'assemblea pubblica. "In meno di un mese con la petizione - ha sottolineato Daniele Ballanti - si é avuto il successo, un picco massimo: 1167 firme. Firme che sono state già consegnate a giugno nelle mani dell'assessore Pasquini. Ora dopo la nostra battaglia di quartiere, il presidente di 3a Circoscrizione Massimo Mandarano ci concederà finalmente un'assemblea pubblica dove ogni cittadino potrà dire la propria opinone sul da farsi ed arrivare ad una soluzione condivisa. Ho parlato pochi giorni fa con Mandarano e già si parla di progetto, ma meglio non portarsi troppo avanti, anche se si vedono i primi spiragli di luce."

"Il problema principale sarà giungere ad un accordo fra più parti - spiega Daniele Ballanti - ci sono in ballo diverse necessità dal momento che le mura sono divise tra più proprietari: il Comune, l'Erap, ma anche privati. Sarà complesso mettere tutti d'accordo, soprattutto a livello economico, ci sono anche dei pensionati - sottolinea Ballanti - e restrutturale tenedo conto di interessi pubblici e privati non sarà facile."

Ed ora il quartire tira un respiro di sollievo meritato: arriverà la tanto attesa assemblea pubblica. Un primo passo verso la soluzione condivisa e che questa situazione degradante per il quartiere, abbia finalmente un termine, e si concluda per cittadini e commercianti anche questo ennesimo disagio.






Questo è un articolo pubblicato il 02-03-2012 alle 00:01 sul giornale del 03 marzo 2012 - 1379 letture

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