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Falconara: Sansò (Dc) a Rossi, 'La città non più isola felice, merito all'amministrazione'

Democrazia Cristiana Marche 6' di lettura 20/03/2012 - Abbiamo preso atto dei contenuti della nota del Vicesindaco Clemente Rossi emessa il 19 c.m. in risposta al Comitato di Villanova sul tema “chiusura notturna sottopassi Villanova”.

Non riteniamo approfondire “fatti, misfatti e/o ragioni, meriti e demeriti” lasciando al Comitato Villanova, giudicato “vestito da antagonista”, rispondere adeguatamente, alle sottolineature del Vicesindaco preoccupato, sin troppo in anticipo, dei primi “vagiti” dell’entrante campagna elettorale, stupito e deluso del silenzio che circonda l’attività dell’Ente “impegnato” a “fare”: noi meravigliati da tanta “ spassionata verginità” ci domandiamo a “ fare che cosa “?

Ora si vuole tentare di far passare l’Amministrazione Comunale come un Ente indefesso, scevro da “impurità tecniche-amministrative-operative-economiche-finanziarie”, un Comune “sapientemente amministrato”, un’area urbana “silenziosa”, tranquilla, ancora vergine, dove impera la sicurezza, dove il cittadino vive tutelato, dove tutto sotto controllo, dove la delinquenza è utopia, dove ancora la macro e micro criminalità è inesistente e non attecchisce perché la vigilanza praticata sul territorio, su vasta scala, è divenuta puntuale, quindi un deterrente significativo.

Egregio Vicesindaco Clemente Rossi, tutto questo è sola e pura fantasia: Falconara non è più da quel dì, l’isola felice come si diceva qualche decennio passato e questo per “merito di una sana amministrazione dell’Ente “. E’ una cittadina che risente da tempo, più di ieri, dei mali di altre città d’Italia e la cronaca di tutti i giorni registra fatti e misfatti che preoccupano seriamente tutta la cittadinanza. Atti vandalici, manifestazioni di inciviltà, perpetrate da giovinastri ai danni della cittadinanza sono restati “anonimi e impuniti”.

L’Amministrazione Comunale, come ben Ella sa, ha sbandierato ai quattro venti il “bilancio sulla sicurezza e sulla tutela del cittadino”, ha sbandierato altresì successi che la nostra memoria, ancora molto vivace, non ha insilato: appare evidente che ha emesso “comunicati propagandistici”, con una “spavalda euforia irrazionale”. Si ricorda a “coloro che soffrono di amnesia acuta” un noto proverbio popolare che recita così “Chi si loda si imbroda” e si ha ragione di credere, visto l’infelice esternazione prodotta dal nostro Vicesindaco Clemente Rossi che “lo sbrodolamento” continua a sporcare diverse figure della nostro solerte amministrazione comunale.

Oggi Falconara vive ancora nella “certezza della insicurezza” e la “troppa tolleranza e/o leggerezza” sino ad ora applicata dalle “istituzioni locali” hanno fornito un chiaro esempio si “debolezza congenita”. Ruoli, tempi, metodi sono andati da tempo “smarriti”, dovrebbero essere integralmente rivisti, così come l’organizzazione: l’Ente,stando alle parole del Vicesindaco Rossi, imputa ai cittadini, alle Associazioni, ai Comitati la poca collaborazione, la mancanza di “suggerimenti”. Noi ribadiamo che non è un esemplare comportamento scaricare precise responsabilità sulle spalle altrui: è l’Amministrazione che dovrebbe essere più attenta e puntuale e coordinata con le Forze dell’Ordine che operano sul territorio.

Egregio Vicesindaco Rossi, ci consenta infine di completare la nostra modesta riflessione e/o critica, sicuramente costruttiva per l’Ente, sottolineando che un “maggior silenzio” nel merito sarebbe più utile, così come più umiltà, meno presunzione e meno ancora aspetti trionfalistici, quando poi del tutto fuori luogo, quando poi quest’ultimi infondati in fatto e concetto alla luce degli avvenimenti e dei risultati conseguiti tutti i giorni. Abbiamo ragione di credere e pensare che la signoria vostra illustrissima risenta e/o sia “influenzata” dall’io ipertrofico del Suo Sindaco: a quanto sembra, stante la situazione attuale e quanto da Lei sostenuto, il “modus operandi” posto in essere, è una amalgama di soggettivismo e di egocentrismo esasperato, “addolcito da una melassa “ strategica e nauseante frutto di una dottrina politica che concepisce l’io come “unica realtà esistente”, sia in campo etico, sia in campo teorico che politico.

E qui ora si parla di “solipsismo”: principio dell’egoismo e dell’utile individuale come “norma etica fondamentale”. Dai contenuti della nota emessa, il Vicesindaco Rossi si pone il problema di come “sfruttare il momento” per “farsi vedere” e per distinguersi emettendo uno scritto inusuale: un documento simbolo dal quale pervengono giustificazioni sulla metodica applicata dall’Ente, sottolineature e procedure poste in essere, richiami ad uno stato di “sofferenza amministrativa e/o economica dell’Ente” che impedisce azioni concrete per lenire “ i patemi d’animo della cittadinanza”.

Sino ad ora, stante così le cose, Falconara potrà ancora assurgere ad essere nell’attenzione dei suoi cittadini per “innovati orientamenti bulgari”: sul palcoscenico del Castello non sarà solo il “premier” a vestirsi da “primo attore” e solo così Falconara sarà in grado di sicuramente di essere la prima della classe. Sorridiamo nell’apprendere l’invito del Vicesindaco Clemente Rossi rivolto ai Comitati dai quali chiede sostegno, proposte, informazione corretta e vicinanza: Noi formuliamo a tale proposito un semplice interrogativo: “ non le sembra Sig. Rossi di essersi svegliato fuori tempo e fuori luogo da un torpore che ha il sapore di un letargo mentale, politico, procedurale, passato da mezzo secolo ?

Oggi Falconara vive una politica tutta sua, basata solo su compromessi infelici e inconfessabili e “nessuno” degli “statisti da condominio” presenti sul territorio urbano intende sacrificare le proprie ambizioni per il bene cittadino. Così si continua ad andare avanti, così si perpetuano insoluti i problemi, le illazioni gratuite, in un fandango di chiacchiere da caffè (e non si dica che Voi non fate chiacchiere) di baruffe da cortile perpetrate nell’aia di casa, di punzecchiature da pollaio, di trucchi e trucchetti praticati da sapienti maghi di quartiere, da cartomanti esperte a mescolare le carte già stese e poste scoperte sul tavolo dei facili compromessi politici.

Egregio Vicesindaco Rossi, Falconara ha bisogno di tutto, siamo nell’emergenza per ogni problema, da quello ambientale, al sociale, per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, per la riqualificazione del territorio, per lo stato di degrado in cui giacciono diversi edifici pubblici, per una rete fognaria obsoleta ed eternamente perdente, per il problema dei RSU e discariche, per lo stato di abbandono delle strade, dei marciapiedi, dei versanti collinari instabili: oggi è emergenza su tutto e tutto deturpa non solo l’ambiente, il territorio urbano e periferico, ma la logica e la ragione.

Lei Sig. Rossi critica il Comitato di Villanova di “non essere virtuoso”, dimenticandosi che le giustificazioni dell’Amministrazione che Ella difende, appaiono irrazionali, soluzioni tampone, momentanee, di indirizzo, quando poi illogiche, determinanti un tripudio di proteste da parte della cittadinanza esasperata dalla superficialità, da scelte assai poco congeniali alle reali necessità. Quale sostegno chiedere alla cittadinanza quando non si vuole riconoscere che questa Amministrazione annaspa sommersa da un mare di guai , quando dovrebbe essere ben consapevole dei propri limiti ?E’ forse virtuosismo il Vostro?






Questo è un articolo pubblicato il 20-03-2012 alle 22:42 sul giornale del 21 marzo 2012 - 691 letture

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