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Falconara: Sansò (Dc) 'L’Amministrazione Comunale in bancarotta?'

Democrazia Cristiana Marche 4' di lettura 23/03/2012 - Una variabile dimenticata e imprevista dall’Amministrazione Brandoni, ora divenuto un contenzioso con la Curia di 2,5 milioni, annuncia un possibile futuro fallimento dell’Ente.

Siamo al dissesto? Forse si , forse no ma stà di fatto che una “variabile” al funzionamento della macchina “amministrativa” dell’Ente, non considerata o meglio dimenticata, ma esistente sin dall’anno 1963, pone oggi l’Amministrazione Comunale in una situazione “molto delicata” che potrebbe sfociare nella “bancarotta”. Il contenzioso aperto con la Curia e non già con l’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero che è un soggetto diverso dalla Curia Vescovile, condanna ora l’Ente al pagamento di ben 2,5 milioni di euro che rappresentano una espropriazione di aree prossime a via Metteotti , terreni confiscati al tempo (circa 50 anni fa) dal Comune perché da urbanizzare.

Ora si resta in attesa della decisione della Cassazione per conoscere se la sentenza della Corte d’Appello verrà riformata o meno e qualora confermata, sulla testa dei cittadini falconaresi scenderanno gli strali del “dovuto risarcimento alla Curia” e così andranno sicuramente persi “altri servizi”. Ci domandiamo: poteva “non sapere” l’Amministrazione Brandoni dell’esistenza di questa “spada di Damocle” che pendeva sulla testa della cittadinanza falconarese? Avrebbe dovuto “saperlo”. Sono stati rinegoziati i mutui, sono state drasticamente ridotte le spese correnti, si stanno facendo ancora “moine” per tentare di recuperare qualche cosa dalle “ royalties Api”, anche se ora l’Api versa in una situazione alquanto delicata (coogenerazione si, coogenarazione no, rigassificatori con il punto interrogativo, riqualificazione industriale da definire ecc ecc) e posti di lavoro “in forse”.

Lo stock del debito del nostro Ente sembra aver superato i 78 milioni di euro, un debito che appare un macigno molto pesante anche se l’Ente sbandiera di aver raggiunto l’equilibrio del Bilancio 2010-2011 ma a questo punto quale bilancio 2012 si annuncia? Anche se si è raggiunto “qualche pareggio momentaneo” molti “altri problemi sono ancora insoluti” e non hanno ancora avuto spunti positivi. Come si possono tacere “risultati scadenti” di verità “acrobatiche” che ci fanno vedere “le cose dall’alto”:possono sfuggire i primi dettagli, ma alla fine, i nodi vengono al pettine e non si può più negare l’evidenza.

Oggi, con la vicenda del “contenzioso con la Curia” si apre un vero “primo atto” che vede il trionfo del dilettantismo , della leggerezza ,delle misure fallimentari proposte in più occasioni al plauso dell’opinione pubblica e poi si sottolinea che “altri hanno perso il virtuosismo”: si cerca la pagliuzza nell’occhio altrui mentre non si toglie una “trave” insita nel proprio”. Siamo oltremodo seriamente preoccupati del modus operandi della nostra Amministrazione, delle sue “distrazioni”, delle capacità dei suoi operatori, degli impegni dimenticati, delle professionalità non certo propositive e costruttive: il tutto ha portato alla luce del sole incoerenza, anarchia, esternazioni di facciata, leggerezza, latitanza, e altri, che hanno finito per offendere e ferire la morale, il buon gusto, l’elementare decoro e le tasche dei cittadini: è sconcertante quanto stà succedendo a Falconara.

E’ vero che nel passato sono stati commessi errori, ma qualche cosa di buono era stato anche fatto:oggi però dobbiamo rilevare che la situazione è drammatica e da tempo la nebbia ha invaso le aule del Castello, dove ristagna inamovibile, provocando la cecità completa in quei soggetti chiamati a far luce su un “dissesto finanziario allucinante” Tanti, troppi debiti, l’economia con il fiato grosso, con la prospettiva di imminenti aumenti delle tasse ed ecco anche la “mannaia del debito di 2,5 milioni di euro” annunciata e “mai conosciuta dai nostro solerti amministratori dell’Ente”: ecco che la sfiducia è ampiamente giustificata e nessuno più si fida della nostra Amministrazione.

Ora emergono le preoccupazioni, ci si agita ma intanto tutto finisce a pezzi: l’Amministrazione annaspa e fa due passi avanti e tre in dietro, disfa la tela e poi la ricompone in parte e “Penelope” lavora giusto recitare la commedia, per così adottare uno spartito confezionato ad arte con bugie nascoste per far vedere alla comunità falconarese che l’impegno è stato messo comunque. Adesso, come consuetudine, si cercheranno le cause, i responsabili, gli autori e fautori di cotanto prossimo, possibile tracollo finanziario, frutto di bizantinismi possibili passati, ma di dimenticanze anche recenti e la realtà è ben diversa.

Cosa emerge? Manca l’esperienza, la preparazione nelle risorse umane tutt’ora impegnate, manca il personale capace che basa il suo sapere sulle vere conoscenze tecniche – amministrative - gestionali, acquisite per esperienze vissute derivanti da ambiti qualificati. Abbiamo ragione di credere e pensare che, alla luce degli ultimi avvenimenti, fatti e misfatti colpiscano Falconara perché le conoscenze sono superficiali e non garantiscano competenza e senza quest’ultima si producono disastri, dissesti finanziari di nostra conoscenza.


   

da Giancarlo Sansò
DC Marche




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-03-2012 alle 22:44 sul giornale del 24 marzo 2012 - 823 letture

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