Falconara: Sansò (Dc): 'Non manca chi ha un santo protettore nelle aule del Castello'

Oggi più di ieri c’è chi dice una cosa e poi ne fa un’altra, c’è chi ha due facce, una per l’occasione e l’altra per interesse e strategia: si, come Giano bifronte. In merito alla “problematica lavoro”, argomento arrivato al color bianco, una cosa va comunque sottolineata e deve essere ben chiaro: va detto che non solo i privilegiati e/o i fortunati, i figli di papà possono trovare lavoro, fare carriera, andare avanti e realizzarsi.
Tutti e si sottolinea tutti devono godere delle stesse opportunità, avere le stesse “chance”. Oggi, qui a Falconara i distinguo non mancano e colui che ha “un santo protettore” nelle aule del Castello, un “padrino politico” e/o sindacale, accede alla “lista della tesoreria dell’Ente” trovando un “posto fisso”:così si dice. Colui che poi entra a far parte del “Clan”, di una “lobby politica” può tirare a campare sino a quando gli “amici” restano in auge e finiscono per così divenire inamovibili, indolenti e persino, in alcuni casi, arroganti. Quindi non certo meritocrazia, ma forse favoritismo, scambio di cortesie e poi qualunquismo, facili compromessi, una entità concreta di figure mediocri, settaria, succube di ideologie liberticide, espressione di miti superati, di indulgenze fatali e….. la storia di Falconara la conosciamo con tutta la sua drammaticità.
Nel degrado falconarese è cresciuto il bubbone del nepotismo, favoritismo, incarichi speciali, assegnazioni improprie, cortesie agli amici degli amici e…così via. Alla fine, come sappiamo, i nodi sono venuti al pettine e le “cifre” hanno decretato l’inesorabile “fallimento finanziario”, morale, politico dell’Amministrazione comunale di Falconara, ma anche oggi sono in essere “nodi” che debbono essere dipanati che vedono ad esempio “presenze esorbitanti” in proporzione alle reali necessità dell’Ente. Un organico ciclopico del Ns Ente se paragonato all’entità degli abitanti e alle unità del capoluogo di Provincia –Ancona- :stando al rapporto numerico proporzionale al numero degli abitanti di Falconara, l’organico comunale di tecnici e amministrativi di Ancona dovrebbe essere pari a 1600 unità. Siamo convinti che qualche cosa di molto serio e di anomalo sia stato concepito ad arte e che la Ns Amministrazione si sia oltremodo distratta, così come siamo determinati nel dire che colui che si impegna, sgobba, suda, tira la carretta più degli “altri” debba essere rispettato e premiato.
Giovani e meno giovani, gente ambiziosa, determinata, volenterosa e brava, coloro che vogliono arrivare debbono essere aiutati, ma i nulla facenti, coloro che dovrebbero fare e non fanno, che hanno occupato il posto giusto perché la comunità politica in auge lo tutela, lo protegge, fornendogli un salario e/o uno stipendio a scapito di quelli che hanno veramente bisogno, è una ingiustizia sulla quale non si può tacere e per la quale non vogliamo sottometterci in silenzio. E’ un modus operandi inammissibile che grida “basta”: basta ai contratti strategici, per solo carpire la fiducia e la buona fede di bisognosi con il fine subdolo di ottenere e raccattare consensi e voti. Noi diciamo che non si vince la tempesta ammainando le vele e per questo, senza paura, continueremo a batterci in un mare periglioso, mantenendo sempre alto il notro vessillo perché abbiamo capito che abbiamo a che fare con “piccoli e sprovveduti soggetti” al servizio di discutibili interessi, intrisi di democratica intransigenza.
Questo è un articolo pubblicato il 07-04-2012 alle 01:12 sul giornale del 07 aprile 2012 - 679 letture
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