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Camerata Picena. biogas, depositato il ricorso al Tar contro l'autorizzazione regionale

Biogas 2' di lettura 24/07/2012 - Proprio martedì il Comune di Camerata Picena ha depositato al Tribunale Amministrativo delle Marche il ricorso contro l’autorizzazione, rilasciata lo scorso 20 giugno dalla Regione Marche, per la realizzazione in Via Garibaldi a Camerata Picena, di una centrale di produzione di energia elettrica da biogas.

Il ricorso, con il quale tra l’altro viene chiesta una immediata sospensiva del provvedimento adottato punta, in questa fase, ad evidenziare al giudice amministrativo le numerose incongruenze procedurali che hanno caratterizzato il comportamento degli uffici regionali nel corso dell’iter amministrativo e in particolare durante la conferenza di servizi.

Il Comitato “Camerata ambiente e territorio” che ha fattivamente collaborato con l’amministrazione e il suo legale alla costruzione delle motivazioni del ricorso, ringrazia l’amministrazione comunale e in particolare il Sindaco per l’impegno e la solerzia dimostrati nel dar corso agli impegni condivisi con tutto il Consiglio Comunale.
Analoga iniziativa a quanto ci risulta sta per essere assunta dal Comune di Fano per i due impianti recentemente autorizzati nel territorio di quel comune.

Il fatto che i Comuni siano costretti ad adire alle vie legali contro la regione per tutelare gli interessi della proprie comunità mentre la Giunta Regionale è ancora oggi inadempiente nell’attuazione della stessa risoluzione, adottata oltre un mese fa all’unanimità dal Consiglio regionale, che impegnava alla definitiva regolamentazione degli iter autorizzatori per la realizzazione di questa tipologia di impianti è, a nostro parere, questione di notevole gravità e oggettiva dimostrazione della distanza sempre più evidente dell’istituzione regionale dalle comunità locali che dovrebbe invece rappresentare e tutelare.

Ma a Camerata stanno accadendo altri fatti che meritano di essere indagati e che, se confermati, testimoniano i rischi che questi impianti possono comportare e l’assoluta urgenza di chiari controlli sia sulle autorizzazioni che sulla futura gestione. Proprio in questi giorni infatti sembra sia entrato in funzione ad Agugliano (ma in realtà a poche centinaia di metri dalla centrale contestata di Camerata) un altro impianto, ufficialmente al servizio esclusivo di un allevamento zootecnico, il cui potenziamento è stato autorizzato solo pochi mesi fa e, contemporaneamente sembra sia iniziato, cosi ci riferiscono numerosi cittadini, un traffico di autocarri che trasportano liquami di origine animale, provenienti a quanto ci viene riportato, addirittura da fuori regione e in particolare dall’Umbria!

Il rischio che la Bassa Vallesina, ricordiamo che numerosi sono in questo territorio gli impianti autorizzati o in fase di autorizzazione, già pesantemente compromessa dal punto di vista ambientale, diventi di fatto e senza controlli ed anzi con il benestare della regione e dei suoi uffici, ricettacolo di liquami e rifiuti per la produzione di energia si fa dunque sempre più concreto.


   

da Camerata Ambiente e Territorio





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-07-2012 alle 15:28 sul giornale del 25 luglio 2012 - 1659 letture

In questo articolo si parla di attualità, camerata picena, Camerata Ambiente e Territorio

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