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comunicato stampa

Di Giacomo (Sappe) inizia anche lo sciopero della sete, 'Una situazione carceraria da terzo mondo'

3' di lettura

Aldo Di Giacomo, Segretario Sappe Marche

Il consigliere nazionale del SAPPE Aldo Di Giacomo è in sciopero della fame da ormai trenta giorni per sensibilizzare il mondo della politica sul grave problema della giustizia; con oltre nove milioni di processi pendenti con ventimila detenuti in più rispetto al previsto.

Una situazione carceraria da terzo mondo, oltre settanta suicidi all’anno, mille eventi critici e cento poliziotti morti per suicidio in dieci anni. Come confermato dall’ennesima sentenza della corte di giustizia Europea, di oggi, l’Italia viola i diritti dei detenuti tenendoli in celle dove hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati. La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha quindi condannato l'Italia per trattamento inumano e degradante.

La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo rappresenta un nuovo grave richiamo per l'Italia ed è una mortificante conferma della incapacità del nostro Stato a garantire i diritti elementari dei reclusi in attesa di giudizio e in esecuzione di pena. Una giustizia malata, centottantamila processi prescritti all’anno, 67mila detenuti a fronte di 45mila, il 39% della popolazione detenuta in attesa di giudizio di cui il 20% di primo giudizio.

L'Italia è maglia nera in Europa per la condizione degli istituti. Il tasso di sovraffollamento delle carceri italiane è del 142,5%, dunque ci sono oltre 140 detenuti ogni 100 posti letto, mentre la media europea è del 99,6%. Rispetto a questi numeri record ci sono regioni che statisticamente stanno anche peggio: la Liguria è al 176,8%, la Puglia al 176,5%, il Veneto a 164,1. E ci sono casi limite, in cui il numero dei detenuti è più che doppio rispetto ai posti regolamentari, come nel carcere messinese di Mistretta (269%), a Brescia (255%) e Busto Arsizio (251%). In questi due istituti, come in altre del Nord, la presenza di stranieri è superiore a quella degli italiani. A San Vittore (Milano) su 100 detenuti 62 sono stranieri, a Vicenza 65. Le percentuali più alte di stranieri tra i detenuti si registrano in Trentino Alto Adige (69,9%), Valle d'Aosta (68,9%) e Veneto (59,1%).

Le più basse in Basilicata (12,3%), Campania (12,1%) e Molise (11,8%). Abbiamo perso oramai decenni con indulti ed amnistie che hanno portato all’attuale situazione vergognosa per uno stato come l’Italia. La politica è disinteressata al problema carcerario, per questo mancato interesse Di Giacomo fonda il movimento “Insieme per la Libertà” movimento attivo su tutto il territorio nazionale ed avrà come obiettivo non far votare il maggior numero di persone.

Di Giacomo potrà contare sulla disponibilità dell’Associazione “Cultura e Solidarietà”, di sindacati di polizia penitenziaria, associazioni di pensionati, dirigenti dell’amministrazione penitenziaria ed esponenti del mondo delle istituzioni e della cultura. Da oggi nove gennaio inizia anche lo sciopero della sete. L’undici gennaio conferenza stampa per la presentazione dei propri non candidati alle prossime politiche e regionali. E ora che il mondo della politica abbia al proprio interno esponenti che rappresentino a pieno il mondo carcerario e soprattutto prenda impegni concreti per la soluzione dei problema della giustizia.



Aldo Di Giacomo, Segretario Sappe Marche

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-01-2013 alle 16:18 sul giornale del 10 gennaio 2013 - 893 letture