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Riordino sanitario: regione in panne. Disastro per l’Area Vasta 2

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Sindacati

La riduzione complessiva dei posti letto (P.L.) e la riconversione dei piccoli ospedali (Chiaravalle, Loreto, Cingoli, Sassoferrato) comporterebbero uno standard di 3,65 P.L. per 1.000 abitanti rispetto alle indicazioni del Governo nazionale, di 3,7 P.L. per 1.000 abitanti.

Ma chi autorizza la Regione Marche a “giocare” al ribasso sui P.L., che avrà sicuramente ripercussioni negative sul fabbisogno di P.L. per “acuti” ?

Non certamente i cittadini marchigiani.

Le Unità Operative Complesse (U.O.C.) da sopprimere sarebbero la Cardiologia di Senigallia, l'Otorino di Jesi, l'Otorino di Fabriano e la Urologia di Osimo.

Ognuna delle suddette U.O.C. dovrebbe essere costituita da 17,5 P.L., 1 primario, 6 medici, 1 coordinatore infermieristico, 12 infermieri, 6 operatori socio sanitari, per permettere il recupero economico stimato di 1 milione di euro.

Ma quale di queste U.O.C. ha una tale dotazione organica ?

Il 15,1 % dei ricoveri ospedalieri ordinari nell'Area Vasta 2, della popolazione residente nell'Area Vasta 2, riguarda le malattie ed i disturbi cardiocircolatori.

In assoluto, è il tasso più alto tra tutte le tipologie di malattie e disturbi oggetto di ricovero ospedaliero ordinario nell'Area Vasta 2.

E allora perché la Regione Marche sopprime la Cardiologia di Senigallia?

Se vengono indicate le U.O.C. da sopprimere doveva essere contestualmente presentato il progetto Presidio Ospedaliero Unico di Area Vasta 2!

Dov'è? Qual'è?

Se il riferimento base è il modello U.O.C. con 17,5 P.L., 1 primario, 6 medici, 1 coordinatore infermieristico, 12 infermieri, 6 operatori socio sanitari, significa che tutte le U.O.C. rimanenti dovrebbero essere adeguate a tali dotazioni organiche quali-quantitative.

Le scriventi non sono assolutamente d'accordo con queste scelte e progettualità, non rilevandosi alcuna logica e criterio.



Sindacati

Questo è un articolo pubblicato il 22-02-2013 alle 17:08 sul giornale del 23 febbraio 2013 - 857 letture