Uil: Falconara, 'Sull'aereoporto delle Marche si faccia chiarezza'

Si è tenuta oggi la Conferenza di Organizzazione della UIL trasporti Marche, alla presenza del Segretario della UIL Marche Graziano Fioretti e della Segreterie Nazionale della UIL trasporti con il Segretario Generale Claudio Tarlazzi, il Segretario Organizzativo Salvatore Ottonelli e la Coordinatrice delle Pari Opportunità Laura Pulcini.
La conferenza ha portato all’approvazione della nuova struttura che vedrà la UIL trasporti Marche già dal prossimo congresso superare i livelli provinciali, rendendo il sindacato un sindacato più moderno, snello ed efficiente, e con una maggiore sinergia con tutte le articolazioni della UIL, in particolare partire con l’associazione dei consumatori, ADOC Marche, al CAF e all’ITAL. La discussione ha affrontato anche il tema dei trasporti e dei servizi. Nell’ambito dei trasporti la UIL trasporti Marche ha dato ampio spazio alle politiche della Regione Marche: alla forte contrarietà del sindacato per le poche risorse dedicate soprattutto al TPL ed ai tagli fatti negli ultimi due anni, che hanno avuto ripercussione anche sul fronte occupazionale, numerosi sono i dubbi sullo studio che la Regione stessa sta facendo nell’ambito di una riorganizzazione del TPL e che sarà oggetto di gara a partire dal prossimo Dicembre. Inoltre anche l’atteggiamento della Regione e del suo Presidente rispetto all’Aeroporto delle Marche solleva interrogativi e preoccupazioni: paradossalmente, mentre da una parte il nostro aeroporto risulta strategico nei piani del Ministero dei Trasporti per le merci, il tanto sbandierato ingresso, da ormai un anno, del nuovo socio nella compagine Aerdorica sembra ormai sfumato per sempre. Occorre che si faccia chiarezza.
Per questo motivo la UIL trasporti lancia l’idea che ad entrare nella società Aerdorica siano proprio i lavoratori, attraverso il sindacato, acquistando quote di Aerdorica, così da poter partecipare attivamente nelle politiche di sviluppo dello scalo. Riguardo alle politiche portuali, occorre guardare verso gli scali limitrofi e valutare ipotesi di partnerschip con quegli scali che potenzialmente possono rivelarsi strategici per le politiche di sviluppo del porto di Ancona.
Le ipotesi avanzate in questo senso dal Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna le scorse settimane, non debbono intimorire ma aprire un dibattito serio e costruttivo nelle istituzioni marchigiane a partire dalla Regione e dalla nostra Autorità Portuale. Nell’ambito dei rapporti tra il nostro territorio regionale e FS sia servizi diretti che appalti, per la UIL trasporti è necessario che la politiche di FS siano realmente i sintonia con le esigenze dei marchigiani; inoltre le riorganizzazioni aziendali debbono essere concertate con le amministrazioni locali per evitare ripercussioni negative sul territorio. Infine, la discussione ha toccato anche il tema dell’igiene ambientale e quindi della riorganizzazione delle aziende su scala almeno provinciale e del tema delle gare, che secondo la UIL trasporti, che è convinta che la gestione dei servizi deve essere pubblica, non sono necessarie visto che la legge non impone più l’affidamento del servizio attraverso la gara, e della Tares, nuova tassa che preoccupa non poco cittadini e sindacato stesso.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-06-2013 alle 18:15 sul giornale del 26 giugno 2013 - 2298 letture
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