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On. Lodolini: 'Bene il Decreto del Fare. Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia'

9' di lettura Ancona 29/07/2013 - Sono state giornate di impegno necessario per dare una mano al Paese a rialzarsi. La pratica ostruzionista, figlia della vecchia politica, del Movimento 5 Stelle non l'ha avuta vinta. Abbiamo approvato un provvedimento ampio, che stimola numerosi comparti economici.

Occorre sottolineare le misure per la crescita, sostegno alle imprese, miglioramento dell'accesso al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, potenziamento del fondo centrale di garanzia, riattivazione della legge Sabatini per i finanziamenti a tasso agevolato, per l'acquisto dei macchinari, impianti e attrezzature, rifinanziamento dei contratti di sviluppo, maggiore liberalizzazione nel settore energetico per gas e carburanti, riduzione dei costi in bolletta, riduzione dell'accisa sul gasolio da serra, rafforzamento della cooperazione allo sviluppo e all'internazionalizzazione, misure per l'accelerazione nell'utilizzo dei fondi europei, agenda digitale e diffusione delle tecnologie digitali, misure per i porti e la nautica.

E poi le infrastrutture: si opera su due versanti, il migliore utilizzo delle risorse pubbliche, utilizzando al meglio quelle già stanziate per opere immediatamente cantierabili, immettendo risorse nuove soprattutto per l'edilizia scolastica e per i piccoli comuni e poi creando condizioni pià ¹ favorevoli per fare più opere in partenariato con il privato; a questo serve la defiscalizzazione, per opere utili, secondo noi indispensabili per il paese. E per la crescita sono fondamentali anche le misure contenute nel decreto per le l'università e la ricerca. Ovviamente il decreto-legge non è perfetto.L' auspicio che il Senato possa riesaminare questioni come le pulizie nelle scuole, il DURT ed anche i tetti agli stipendi dei manager. Infine, voglio sottolineare un aspetto che rischia di passare troppo inosservato. Le semplificazioni relative a lavoro, fisco e appalti. Abbiamo migliorato il decreto-legge sul versante della sicurezza del lavoro e sul DURC, tenendo insieme tutele, legalità e semplificazione, ma soprattutto abbiamo prodotto due grandi innovazioni.

La prima è l'avvio del superamento del massimo ribasso negli appalti, partendo dagli aspetti relativi a lavoro e sicurezza. La seconda è la tracciabilità piena dei pagamenti IVA tra soggetti attivi e passivi. Non stiamo parlando di cosette, ma di elementi essenziali per la legalità, la concorrenza leale, la fedeltà fiscale. Per avere un rilancio dell’economia italiana è necessario intervenire in più settori, dove il gap con gli altri paesi è strutturale e ci impedisce di poter tornare competitivi. Questo e' quanto il Governi di servizio sta provando a fare. Seguono alcune delle principali misure assunte, ci sarebbe molto da dire su questo decreto legge, ma questa sintesi dovrebbe raccogliere le novità più salienti.

SEMPLIFICAZIONI INDENNIZZO PER RITARDO PROCEDIMENTO. Si introduce il diritto a chiedere un indennizzo da ritardo della pubblica amministrazione nei procedimenti amministrativi. Questa misura si affianca all’istituto già previsto nella legge 241/1990 del “risarcimento dal danno da ritardo�€ ma questo nuovo istituto si applica anche per i ritardi dei soggetti privati preposti all’esercizio di attività amministrative. Lâ �™indennizzo sarà ammesso solo per ritardi nelle procedure ad istanza di parte e sarà introdotto in via sperimentale per 18 mesi.

DATA UNICA PER GLI OBBLIGHI. Il decreto legge prevede che gli atti che impongano nuovi oneri amministrativi a carico di cittadini o imprese debbano fissare le scadenze o il 1° luglio o il 1° gennaio, così da evitare che il moltiplicarsi di diverse scadenze possa confondere soprattutto i cittadini. Sono previste due deroghe: per particolari esigenze di celerità o per l’attuazione tempestiva degli atti dell’Unione europea.

SCUOLA, UNIVERSITA’ E RICERCA EDILIZIA SCOLASTICA. Si prevede lo stanziamento per il 2014, il 2015 e il 2016 di 100 milioni all’anno da parte dell’INAIL per la messa in sicurezza degli edifici scolastici secondo il “Piano nazionale di edilizia scolastica” che sarà approvato dal Governo, sentita la Conferenza unificata. A queste somma va aggiunto, per il 2014, lo stanziamento di ulteriori 150 milioni di euro per la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riferimento a quelle in cui è stata accertata la presenza di amianto. Entro il 15 settembre, gli Enti Locali dovranno presentare un’apposita richiesta al Ministero, che poi redigerà una graduatoria, non nazionale, ma regionale. Ogni regione avrà diritto ad una quota di finanziamenti che è stata decisa sulla base del numero di edifici scolastici e di alunni presenti. E’ previsto, inoltre, uno stanziamento di 3,5 milioni per tre anni per il rilevamento e monitoraggio del rischio sismico.

RICERCA E START-UP. Si prevede un contributo alla spesa per attività di ricerca fondamentale e ricerca industriale svolte nelle Università e negli enti pubblici di ricerca. Inoltre, vengono ampliati gli ambiti da poter finanziare attraverso il Fondo di ricerca, tra i quali si segnalano: 1) creazione e sviluppo start up innovative e spin off universitari; 2) valorizzazione dei progetti di social innovation per giovani al di sotto dei 30 anni; 3) potenziamento del rapporto tra mondo della ricerca pubblica e delle imprese, attraverso forme di sostegno che favoriscano la partecipazione del mondo industriale al finanziamento dei corsi di dottorato e assegni di ricerca post doc; 4) potenziamento infrastrutturale delle università e degli enti pubblici di ricerca; 5) sostegno agli investimenti in ricerca delle PMI, e in particolare delle società nelle quali la maggioranza delle quote o delle azioni del capitale sia posseduta da giovani al di sotto dei 35 anni. MOBILITA’. Si finanzia il Fondo ordinario delle università con delle risorse aggiuntive dedicate ai neodiplomati che vogliono iscriversi in una università posta in una regione diversa da quella di residenza. In questo modo si intende favorire la mobilità anche per quei studenti meritevoli che avrebbero difficoltà economiche a frequentare una università a distanza di molti chilometri. Le borse per la mobilità saranno rese in favore degli studenti che abbiano conseguito un voto di maturità pari o superiore a 95/100. La graduatoria finale sarà emessa sulla base della situazione economica ISEE e della distanza chilometrica tra la residenza e la sede di studio.

SOSTEGNO STUDENTI MERITEVOLI. A partire dal 2014 viene creato un “Programma nazionale di sostegno allo studio degli studenti capaci e meritevoli” che prevede borse di studio o l’accesso a prestiti dâ �™onore, da restituire nel corso della vita professionale. Si rivolge agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori e dei corsi di laurea per l’iscrizione ad un corso di laurea (anche specialistica) o ad un dottorato di ricerca. Possono accedere alle borse di studio solo gli studenti che hanno un ISEE inferiore alla cifra che sarà stabilita nel bando. Mentre per gli studenti con ISEE superiore sarà consentito l’accesso ai prestiti d’onore. Si prevede la creazione di una graduatoria nazionale per merito (entro il 31 agosto di ogni anno) e l�€ ™importo assegnato sarà graduato in base all’ISEE e comunque sarà maggiorato per gli studenti che sceglieranno una Università che si trova in una regione diversa. Le borse saranno confermate negli anni successivi agli studenti che rispetteranno i criteri di merito.

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI INFRASTRUTTURE STRATEGICHE. Si istituisce un Fondo del valore di 2 miliardi per cinque anni per finanziare il “Programma delle infrastrutture strategiche” e interventi di manutenzione del territorio per la sua messa in sicurezza. In particolare il Fondo andrà a finanziare il completamento delle infrastrutture di rilevanza nazionale in corso di realizzazione, il potenziamento dei nodi, il miglioramento degli standard di interoperabilità dei corridoi europei e il superamento delle criticità sulle infrastrutture che riguardano ponti e gallerie. Il sistema di ripartizione delle risorse tra le opere previste prevede una prima fase che termina con il 31 dicembre 2013 ed una seconda fase nella quale si inseriscono altre opere ritenute importanti, tra le quali è prevista anche la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4 Venezia – Trieste.

SICUREZZA STRADALE. E’ prevista la ricognizione sullo stato di attuazione degli interventi del primo e secondo “Piano Nazionale di sicurezza stradale” così da poter procedere alla revoca delle risorse destinate a finanziare gli interventi che risultino non ancora avviati ed alla loro destinazione a nuove finalità di sicurezza stradale. Si tratta di interventi per la sicurezza stradale inerenti prevalentemente allo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali. Si prevede anche lo sconto del 30% sulle sanzioni per violazione del Codice della strada nel caso in cui il trasgressore paghi la multa entro cinque giorni. Si introduce, infine, la possibilità di effettuare i pagamenti attraverso modalità elettroniche.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. Si consente alle Regioni di predisporre un piano di ristrutturazione del debito del settore del trasporto pubblico locale potendo ricorrere alle risorse destinate al cofinanziamento nazionale delle politiche di coesione dell’Unione europea. In questo modo si potrà rimuovere lo squilibrio finanziario derivante dai debiti pregressi e applicare i criteri di efficientamento e razionalizzazione già introdotti nel 2012. Le Regioni, infatti, dovranno adottare un piano di programmazione dei servizi che renda migliore l’offerta del servizio.

WI-FI LIBERALIZZAZIONE DEL WI-FI. Con l’ultima versione del testo, si liberalizza definitivamente l’utilizzo delle reti Wi-fi. L’offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite Wi-fi non richieder à l’identificazione degli utilizzatori. Viene meno l’obbligo di garantire la tracciabilità del collegamento attraverso lâ �™assegnazione di un indirizzo IP e il mantenimento di un registro informatico contenente tutti gli indirizzi IP utilizzati. Inoltre, si prevedono misure di semplificazione per l’installazione di apparecchiature di comunicazione elettronica e si abolisce, nel caso l’offerta Wi-fi non sia l’attività prevalente, l’obbligo di ottenere l’autorizzazione generale e la licenza del Questore.

GIUSTIZIA GIUDICI AUSILIARI E CONCILIAZIONE. Per far fronte al pesante arretrato della giustizia civile, si interviene attraverso due strumenti. Si nominano 400 giudici ausiliari che dovrebbero trattare circa 36.000 procedimenti (un po ’ sul modello delle “sezioni stralcio” del 1997); infine si prevede l’obbligo per il giudice di formulare alle parti una proposta di conciliazione. Il tentativo di conciliazione potrà essere formulato anche in fase di Appello.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-07-2013 alle 00:47 sul giornale del 29 luglio 2013 - 3559 letture

In questo articolo si parla di attualità, emanuele lodolini

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