comunicato stampa
Sindacati: 'Importante rilanciare il dibattito sulla sanità anconetana'

A fronte della richiesta delle OO.SS. di strutturare un confronto costante sui dossier più caldi si è svolto oggi 31 luglio un primo incontro con l’assessore Capogrossi sulla sanità anconetana.
CGIL- CISL –UIL di Ancona condividono la nuova centralità data al dibattito sulla sanità cittadina, volta a riportare il territorio di Ancona, i suoi cittadini e gli attori sindacali e sociali che vi operano al centro del confronto sulla riorganizzazione della sanità.
Infatti la città di Ancona, con il nuovo piano di riorganizzazione sulla sanità presentato dalla Regione, rischia di uscire ulteriormente penalizzata per impegni largamente disattesi. Tra essi spiccano la riqualificazione e la destinazione dell'area dell'ex Umberto I sulla quale un protocollo tra Comune e regione Marche prevedeva il recupero di spazi da destinare a servizi territoriali socio-sanitari con la realizzazione di un pronto intervento e di una RSA.
La recente decisione comunicata dall' Ospedale di Torrette di non praticare, già a partire dal mese di agosto, gli interventi considerati di routine rende ancora più precaria la sicurezza sanitaria in assenza di un ospedale di rete.
Ritenendo giuste le criticità evidenziate in questi giorni anche sugli organi di stampa da parte dell’amministrazione comunale, le scriventi OO.SS. reputano fondamentali per la cittadinanza di Ancona i seguenti obiettivi di politica sanitaria:
- confermare il valore strategico della realizzazione del nuovo ospedale di rete per Ancona presso l’Aspio, definendone i reparti e servizi che vi saranno situati e i tempi di realizzazione, chiarendo i rapporti con l'INRCA e considerando il ruolo regionale di alta specializzazione del polo ospedaliero universitario di Torrette che si pone, lo ricordiamo, al servizio dell’intera regione Marche.
- specificare le varie forme in cui è articolata l'offerta socio sanitaria, attivando una Casa della Salute aperta 24 ore. Una struttura cioè che raccolga i vari servizi, quali i poliambulatori, attività di diagnostica strumentale, la guardia medica, studi associati di medici generici, una postazione medica di primo intervento, la RSA, i centri di assistenza per la salute (alimentazione, consultorio familiare, ecc) integrati con alcuni servizi socio-assistenziali.
- garantire l’alta specializzazione e la funzionalità del Salesi, prevedendo lo spostamento della struttura in una unica soluzione, evitando spostamenti parziali di singole unità operative.
Si ritiene infine non percorribile la proposta della Regione e dell’ASUR di riduzione dei punti nascita in quanto, oltre al probabile incremento del ricorso al parto medicalizzato, nel nostro territorio produrrebbe un inevitabile sovraccarico di prestazioni presso il Salesi , che vive già una situazione di difficoltà, e che verrebbe pertanto sottratto alla sue funzioni di alta specialità.
CGIL CISL UIL di Ancona pertanto ritengono fondamentale continuare a tenere vivo il dibattito sulla sanità anconetana ripartendo dalle voci del territorio, dei cittadini e degli operatori, e risponderanno con proprie iniziative ad eventuali accelerazioni e scelte unilaterali da parte della regione e dell’Asur.

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