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comunicato stampa
Gnocchini (UDC): 'Il progetto Stoppa per uscire dall'empasse Uscita Ovest'

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Finalmente inizia l'"operazione verità" sull'Uscita ovest e la città, dopo 10 anni di inutili discussioni, scopre di aver perso tempo e opportunità di sviluppo per correre dietro ad una chimera, data l'improbabile fattibilità economica di un project financing che costa oltre 500 milioni di euro da ripagare attraverso il pedaggio di 6 chilometri di strada.

Il tracciato, è bene ricordarlo, sovrapassata l’area portuale in viadotto a circa 20 m dal suolo con grande impatto ambientale, entra in galleria nell’ultima propaggine della frana ’82, classificata a forte rischio dal PAI delle Marche, esce attraverando la vallata della “Cupa di Posatora” (ultimo polmone di verde preservato dall’inurbamento), lambisce zone residenziali di pregio portando smog e inquinamento acustico, entra ancora in galleria in zona archeologica per sbucare nella vallata che porta al futuro casello di Ancona Ovest, coinvolgendo non meno di 200-300 ha. Un progetto faraoinico, in empasse da oltre 2 anni , che nella migliore delle ipotesi si potrebbe realizzare non prima del 2020.

Troppo per Ancona, asfissiata dallo smog nei quartieri nord, troppo per il porto che così rischia di rimanere isolato rispetto alle grandi reti dei trasporti internazionli. L'economia della città e lo sviluppo del porto non possono permettersi di aspettare il 2020, quindi vanno individuati persorsi che garantiscano la fine dell'immobilismo e la ripresa dei movimenti al di là della realizzazione dell'Uscita Ovest. L'inserimento di Ancona nei c.d. "corridoi europei" di comunicazione e di trasporti che si sta perseguendo a tutti i livelli, permetterà di accedere ai finanziamenti comunitari destinati al completamento delle infrastrutture prioritarie nei rispettivi ambiti e all'eliminazione dei "colli di bottiglia" attraverso opere che abbiano quale requisito indispensabile il basso impatto ambientale.

Per queste ragioni andrebbe nell'immediato perseguito un'ipotesi di svincolo e di raccordo porto – grande viabilità attraverso il progetto del sottopasso di via Conca dell'arch. Stoppa. Tale idea consentirebbe di realizzare, in tempi compatibili con le esigenze del capoluogo e dello scalo dorico e a costi ragionevoli, uno sblocco della viabilità verso l'autostrada e una soluzione al collegamento con l'ospedale regionale di Torrette. Altre prospetteve non sembrano all'orizzonte. Se non si vuole stare qui altri decenni a discutere sul nulla mentre la città continua ad agonizzare.



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