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comunicato stampa
Falconara: Rossi, un po' di chiarezza sul trasporto pubblico

4' di lettura
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In tema di servizio pubblico dei trasporti e delle relative tariffe sono io a dover esplicitare una completa informazione, anche se non ce ne sarebbe bisogno, vista la totale chiarezza dei provvedimenti.

L’innesto di un restyling del servizio (circolare) messo a punto poco meno di un anno e mezzo fa, si rese necessario proprio perché la Regione Marche intervenne, praticamente d’imperio, con un taglio del 5% sui servizi minimi (cioè il contributo riconosciuto al Comune, tra l’altro fra i più bassi della Regione).

Invece di applicare un taglio lineare, come sarebbe stato inevitabile in assenza di un intervento mirato dell’Amministrazione Comunale, si passò a una razionalizzazione del servizio, con l’ausilio tecnico dell’Ufficio Orari di Conerobus.
Per razionalizzazione si intese, contestualmente, il fatto di semplificare il tragitto cittadino e uniformare gli orari, in modo da renderli più intuitivi e memorizzabili da parte degli utenti, senza essere costretti a ritoccare le tariffe.

Si riuscì a rientrare nel taglio del 5% voluto dalla Regione e a mantenere pressoché inalterato lo stesso servizio e quindi senza un aggravio del bilancio Comunale. Vale a dire, la conferma delle precedenti 18 corse giornaliere e delle 12 nei festivi.
Sempre stando in quell’ambito di risparmio si riuscì a potenziare le corse per il cimitero cittadino (7 corse giornaliere) e si inserirono 4 corse giornaliere, due al mattino e due al pomeriggio, limitatamente al periodo estivo, come allungamento del percorso della medesima circolare, verso il Parco Zoo, vera eccellenza del nostro territorio e meta di migliaia di turisti.
Il relativo perditempo risulta di 5/6 minuti in andata e ritorno (informazioni ufficiose di Conerbus) e, in ogni caso, perfettamente assorbibili nel quadro orario complessivo.

Da notare che un tale servizio mi fu richiesto ripetutamente da alcune famiglie, anche con disabili, provenienti persino da fuori territorio, financo da Rimini, che giunti in treno a Falconara, erano costrette a servirsi di un taxi.
Reputai tali richieste degne di attenzione. Il servizio è poco sfruttato? E’ possibile. Come tale lo ritengo sperimentale.
D’altra parte non è semplice incentivare l’utenza a servirsi di più del mezzo pubblico, dopo decenni di uso indiscriminato dell’auto privata. Se lo si utilizzasse di più, questo sì, darebbe un aiuto a inquinare meno e a non ingolfare il piazzale di sosta.

La pubblicità? Affare del privato. Ovviamente.
Sul biglietto orario, un po’ di chiarezza. Quella vera.
Non è corretto dire che esso nasce per un semplice utilizzo di andata e ritorno. Bensì esso è ideato, prevalentemente, laddove esiste un servizio di rete, anche intermodale, vale a dire dove sono necessarie corse di diversi mezzi di trasporto, provenienti in prevalenza da zone periferiche della città.

La circolare di Falconara, invece, rappresenta l’unico semplice tragitto cittadino.
Il fatto di poter utilizzare un biglietto per una sola corsa di A/R, ad esempio nell’arco di una ora, sarebbe utile, ma prevalentemente in linea di principio. Di fatto, l’utilizzazione sarebbe possibile da una parte residuale dell’utenza. Il risparmio generalizzato di € 20 al mese è quindi solo teorico

Ciò posto non escludo affatto un suo debutto. Non lasceremo, al riguardo, nulla d’intentato.
Ne discuterò con Conerobus e potrebbe essere anche materia di approfondimento nell’ambito della Commissione Consiliare competente, fatti salvi i vincoli di bilancio.
Conerobus, dal canto suo, mi ha anche anticipato, per le vie brevi, l’intenzione di promuovere un biglietto unico, a tariffa da definire, tra percorso urbano ed extraurbano.
Si tenga anche conto, e questo lo si dimentica più o meno volutamente, che l’Amministrazione non ha aderito nel febbraio scorso a un ulteriore taglio del 4%, sempre proposto dalla Regione, facendovi fronte con risorse proprie.

Piuttosto occorrerà chiedersi che fare se la Regione Marche, come paventato, non ho compreso se per scelta o per necessità, ci propinerà un taglio generalizzato ben più ampio, questo sì inaccettabile, del 10-15%. Occorrerebbe, a quel punto, rivedere inevitabilmente l’intero sistema del trasporto pubblico su gomma.