comunicato stampa
Camerata Picena: vicenda Biogas, Il comitato 'una mozione bipartisan prova a stracciare il velo di silenzio'

Dopo la storica sentenza con la quale il TAR Marche, dando ragione al Comune di Camerata, ha annullato l’autorizzazione regionale, la Regione Marche, invece di prendere atto della sentenza, con un blitz ferragostano, ha provato ad offrire alla proprietà un ancora di salvezza avviando una dubbia procedura di sanatoria attraverso un percorso di valutazione ambientale postuma. Scappatoia immediatamente utilizzata dalla proprietà che, anche approfittando del periodo ferragostano, ha prontamente depositato la richiesta di apertura del procedimento di assoggettabilità a VIA alla competente amministrazione provinciale di Ancona. Non ci ha stupito il comportamento fraudolento della Regione che non solo ha dato il via ad un procedimento palesemente illegittimo (la valutazione di impatto ambientale è per sua natura e per vigente normativa uno strumento preventivo di tutela dell’ambiente e della salute pubblica) ma contemporaneamente, ancora una volta, e nonostante le indagini in corso sulle presunte irregolarità, ha disatteso le promesse di nuovi percorsi di condivisione e partecipazione e ha preferito le strade che provano ad agevolare i soliti “padroni del biogas”. Ancor più grave forse il tentativo di scaricare su altri enti (oggi la provincia di Ancona, domani negli altri casi sub giudice, le altre amministrazioni provinciali) le “rogne” scaturite da scelte politiche e comportamenti amministrativi di dubbia trasparenza e che una sentenza della giustizia amministrativa ha giustamente cancellato.
Pensiamo e auspichiamo che la Commissaria della Provincia di Ancona e presidente regionale dell’Unione delle Provincie Italiane, Patrizia Casagrande e le strutture tecniche della provincia abbiano la forza e il coraggio di bloccare questo scellerato tentativo e di ripristinare percorsi trasparenti e di condivisione con le amministrazioni locali e il territorio. Quello che in questo mese ci ha stupito è il silenzio del Comune di Camerata che, più di un anno fa, ha intrapreso una giusta battaglia, che ha vinto il ricorso al TAR, che ha dovuto sostenere spese per il riconoscimento dei diritti dei propri cittadini e che oggi vedrebbe i propri sforzi resi vani se l’iniziativa regionale prendesse il via senza le necessarie opposizioni.
E’ per questi motivi che il Comitato “Camerata territorio e Ambiente” plaude all’iniziativa bipartisan avviata oggi dai gruppi consiliari di minoranza in consiglio comunale con la presentazione di una mozione con la quale si impegna il sindaco e la giunta a continuare l’impegno per giungere alla definitiva chiusura dell’impianto eventualmente anche attraverso l’impugnativa della decisione regionale e ad una immediata sospensione di ogni procedura di autorizzazione a sanatoria. Siamo certi che questo sarà l’impegno e la volontà di tutto il Consiglio Comunale. Da parte nostra è certo che intraprenderemo ogni strada utile per bloccare il blitz della regione ma l’auspicio è quello di continuare ad avere nell’amministrazione comunale un utile alleato. Pensiamo che scelte diverse da parte del sindaco e della giunta non sarebbero capite dai cittadini di Camerata! Camerata 26 agosto 2013 Il Comitato di Cittadini “Camerata Territorio e Ambiente” Camerata Picena

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