Elettrificazione delle banchine al porto di Ancona. Cardogna (Verdi) presenta una mozione

Il Presidente della Commissione Politiche Europee della Regione presenta una mozione per l’elettrificazione delle banchine del porto di Ancona e per il suo sviluppo ecosostenibile. Necessario un Piano energetico ambientale portuale.
L’Europa lo raccomanda dal 2006: istallare sistemi di erogazione dell’elettricità delle banchine per le navi ormeggiate nei porti per non superare i livelli di CO2 nell’aria, per ridurre l’inquinamento acustico e, sicuramente di non minore importanza, per salvaguardare la salute dei cittadini. Queste le motivazioni di base che hanno portato il Consigliere dei Verdi in Regione, Adriano Cardogna, Presidente della Commissione Politiche Europee, a presentare in Consiglio regionale, una mozione che impegna il Presidente Spacca su questo fronte.
“Non solo per adempiere alle raccomandazioni della Commissione Europea – afferma Cardogna – ma anche e soprattutto per fare del porto di Ancona, prima industria marchigiana, una struttura all’avanguardia in campo energetico che sappia anche guardare al rispetto della città che lo porta in grembo.”
Vi è oggi una tecnologia avanzata, “cold ironing” che prevede appunto la realizzazione di sistemi di elettrificazione delle banchine portuali destinate al traffico passeggeri e commerciale volte ad eliminare le emissioni di CO2 da parte dei motori diesel utilizzati per alimentare i generatori di bordo che le navi, nel Porto di Ancona, devono per forza attivare quando sono all’ormeggio. Questo sistema è già operativo in molte città del mondo e in alcune in Italia che lo hanno inserito nel loro Piano Energetico Ambientale Portuale (PEAP) come Genova che ha intercettato cospicui finanziamenti comunitari per un progetto che è stato definito pilota e di buona pratica europea.
Un Piano di cui il Porto di Ancona attualmente non dispone. Per questi motivi Cardogna nella mozione chiede l’impegno del Presidente Spacca per rafforzare il ruolo di rappresentanza della Regione in seno al Comitato Portuale proprio al fine di richiamare l’attenzione di tutti i soggetti interessati sulla necessità di una regia unitaria per lo sviluppo ecosostenibile del Porto di Ancona. In questo ambito proporre poi la definizione di un Piano energetico ambientale portuale per l’utilizzo delle fonti rinnovabili e l’incremento della efficienza energetica dell’intera area portuale. “Fondamentale – conclude Cardogna - sarà ovviamente reperire, all’interno della programmazione comunitaria 2014 – 2020 e nell’ambito delle iniziative legate all’azione della Macro regione Adriatico ionica, le finanze necessarie alla implementazione del cold ironing nel Porto di Ancona.”
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-09-2013 alle 22:53 sul giornale del 24 settembre 2013 - 1943 letture
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