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Bombardamento ad Ancona: un cittadino, 'Anche mia madre costretta allo sfollamento'

bombardamento di macerata 1' di lettura Ancona 21/10/2013 - Nel corso della trasmissione radiofonica in vernacolo anconetano “Ioso done c’è Peppe” di domenica 20 ottobre 2013, l’ospite Leda Marazzotti, nel ricordare il bombardamento di sabato 16 ottobre 1943, ha letto la sua poesia intitolata “21 ottobre 1943”, nella quale rievoca lo smarrimento legato alla necessità di lasciare Ancona per un luogo più sicuro.

Anche mia madre fu costretta ad andare sfollata: ancora mi ricorda spesso il viaggio con il carretto trainato da un cavallo, con i letti, la conca e poco altro. La vita da sfollato è una delle conseguenze naturali della guerra, come avviene continuamente anche nei conflitti della nostra epoca. Ma torniamo per un attimo a quel tragico sabato 16 ottobre 1943, senza mai dimenticare quel che accadde a Roma nei confronti della Comunità Ebraica.

Il bombardamento di Ancona diede la misura delle sofferenze che stavano preparandosi per la nostra gente, anche se bombardamenti e lutti erano ormai frequenti nel nostro Paese. La preoccupazione odierna riguarda il fatto che quel passato non debba essere dimenticato, per nessuna ragione.

Ho letto, con interesse, che il Comune di Ancona ha messo o sta per mettere in rete molti documenti degli ultimi quaranta anni: non sarebbe possibile fare un piccolo sforzo ulteriore, e fare la stessa cosa per i giornali e le riviste dell’epoca? Il tutto potrebbe essere divulgato anche con materiale postbellico, purchè affronti la realtà della nostra città durante il secondo conflitto mondiale. Non sarebbe una cattiva idea.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-10-2013 alle 19:24 sul giornale del 22 ottobre 2013 - 1087 letture

In questo articolo si parla di attualità, macerata, bombardamento, Massimo Cortese

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