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comunicato stampa

Falconara: Sansò (Dc) 'Giochi di potere, tornaconti, destini personali di transfughi'

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democrazia cristiana

Sembra un gioco: c’è Chi è andato, c’è Chi ritorna e poi c’è Chi si ricicla e c’è quello che indossando la maschera di bronzo, muta pelle pur di stare a galla in un mare in tempesta e su una barca che naviga senza direzione alcuna come se al timone non ci sia nessuno. Siamo ubriachi di politica...

Siamo ubriachi di politica, tutti parlano di politica ma abbiamo ragione di credere che quella vera, cioè il nobile strumento amministrativo e di governo, non la fa nessuno. TG, talk show, programmi satirici, radio, le tante forme di comunicazione e interazione che prendono vita attraverso il web e giù giù, scendendo, le chiacchiere delle nostre interazioni quotidiane: tutto concorre alla soap opera della politica, con i suoi ininterrotti colpi di scena raccontati dagli specialisti dell’ iter presente. Ci domandiamo: ma dentro questa continua rappresentazione della politica, c’è anche chi fa politica in Italia ? Nelle Ns città ? Forse per rispondere dovremmo interrogarci su cosa è la politica, ma questa è impresa che va ben di là di questo spazio. Però c’è un’espressione che si riassume e si esaurisce nei giochi di potere e perde il contatto con l’idea che possa essere strumento per il raggiungimento di fini generali, della comunità , della “polis”. Tentare di definire la politica è cosa ardua, almeno possiamo risalire all’origine, al suo etimo, la città e affermare che per essere tale deve avere qualcosa a che fare con lo stare insieme alla comunità, con il costruire le regole per quello “stare insieme”, con la pratica della decisione dentro a quelle regole su questioni attinenti quella comunità. Per parlare di politica all’italiana dobbiamo attingere al web: le “beghe interne” e la “politica politicante” nel suo significato generale perché non siamo di fronte a vere e proprie lotte di potere, ma piuttosto ad affannosi tentativi di non affondare insieme alla barca che fa ormai acqua da tutte le parti e ….l’esempio a livello locale non manca. Eclatanti sono gli ultimi avvitamenti di alcune figure politiche marchigiane nel tentativo di comunque tornare a galleggiare. Dunque, la città, i giochi di potere, le beghe: certo, dentro il concetto di politica possiamo mettere tutto questo.

Ci domandiamo : ma se la politica ha sempre meno a che fare con la POLIS, è ancora politica? Se poi la politica ruota soprattutto attorno all’interesse particolare dei suoi protagonisti, che come primo obiettivo ( per vocazione, perché sono stati educati così, perché non riescono ad immaginare di fare altro, perché sono miracolati scaraventati dalla Dea Fortuna in una dimensione che mai avrebbero raggiunto con i loro meriti e/o meglio per “caso “) hanno quello di esserci comunque, a qualunque costo, tanto che le loro decisioni dipendono in primo luogo da quella condizione, non si trasforma forse in qualcosa d’altro? In un’attività di scarsa utilità per la comunità e di estrema convenienza per chi la esercita? Questo è ciò che stà accadendo oggi in Italia e nei ns Comuni? SI, in buona parte, o perlomeno, ciò a cui assistiamo oggi è un dramma, oseremmo dire una tragedia, ove si confondono destini personali, e di “gruppo” e disegni ( o scarabocchi ) politici, ma non tanto perché i primi incarnano i secondi, quanto perché i secondi appaiono soprattutto strumenti funzionali ai primi. ( 2 Nel governo del Paese, come nel governo delle Ns città, dentro ai partiti, nelle lotte tra i partiti, nei più o meno espliciti patti trasversali,assistiamo a tutto ciò. Ora, se la politica i italiana è sempre meno politica e sempre più esclusivo gioco di società , chi stà guidando ora il Paese ?Chi è al timone dell’Italia ? Chi siede sullo scranno di velluto rosso della ns città ?

In effetti, l’impressione è che non abbiamo preso proprio nessuna direzione, ci muoviamo in modo un po’ casuale e vediamo tanti passeggeri che gettano scialuppe per raggiungere e/o risalire su “altre navi”. Forse al timone non c’è nessuno o ci sarà ancora il solito nocchiero?



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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-10-2013 alle 21:34 sul giornale del 29 ottobre 2013 - 1100 letture