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Clemente Rossi: 'Aerdorica, che gran confusione'

aeroporto delle marche 3' di lettura Ancona 11/11/2013 - Difficile capire, quando si afferma tutto e il contrario di tutto. Che dire di quanto sta accadendo attorno all’aeroporto e ad Aerdorica? Il povero cittadino, anche quello più attento, finisce per rimanere confuso e disorientato. Mettiamo in scaletta le ultime vicende.

A marzo, con i soliti toni trionfalistici, ci dicono che il Sanzio vola: turisti a go-go, traffico in aumento. Poco dopo, gelata improvvisa: il grosso degli imprenditori va via sbattendo la porta. Non intendono rischiare anche se questo dovrebbe essere il primo comandamento di un vero imprenditore. La Regione acquisisce il capitale sociale residuo. Con i soldi della collettività, ovvio. Mi chiedo: responsabile acquisizione o spericolata operazione? Sfuma anche l'accordo con Eurnekian, il famoso imprenditore argentino che in due anni ha fatto tanto parlare e suonare le fanfare della Regione. Lui è scomparso e al suo posto si è fatto vivo un fondino finanziario di incerta provenienza. Meglio di niente, noi aspettiamo ancora.

Ai piani bassi, intanto, un bel numero di dipendenti resta per mesi senza stipendio nel silenzio generale da parte del management. Molti lavoratori indiretti perdono il posto di lavoro. I sindacati denunciano. La Lega Nord accusa (e non da ora). Andiamo avanti. Qualcuno, compreso il sottoscritto, timidamente suggerisce di puntare sul cargo, settore che poi potrebbe trainare il passeggeri. L’Aeroporto delle Marche è un avamposto commerciale rispetto ai Paesi e ai Mercati dell’Est. La risposta del management? State zitti, non ci capite niente, lasciate fare a noi. Sempre qualcuno, compreso il sottoscritto, auspica un coordinamento, un colloquio, una collaborazione tra porto di Ancona, Aeroporto e Interporto di Jesi. Sembra una cosa logica, la celebre Piattaforma Logistica con la quale tanti (troppi) si riempono la bocca. "Per carità - risponde il solito management - siamo in reciproca concorrenza".

Ultime battute. Ai primi giorni di ottobre, si dimette il presidente Cleto Sagripanti. Dice che vuole tornare ad occuparsi del suo calzaturificio e che lui e il direttore hanno svolto un ottimo lavoro di risanamento dei conti. A metà mese scoppia lo scandalo (o scandaletto) Morriale. Il direttore viene indagato per peculato e viene sospeso dalla Regione. Alla faccia dell'ottima gestione. E arriviamo all'oggi. La Regione nomina, in tutta fretta, Giovanni Belluzzi, un professore commercialista (in pratica “factotum”). Mission: stabilizzare i conti. Va di moda, siamo in tempi di spending review.

Domande. Ma i manager (quelli veri) non ci stanno anche per una oculata amministrazione e dirigere, al tempo stesso, strategie di sviluppo? O sono identificati, da certa cultura, solo come spendaccioni? E poi, risparmiare. Sì, è la regola. Ma allora perché si propone, contemporaneamente, un aumento di capitale di oltre 2 milioni di Euro (già opzionati dalla Regione Marche)? Non capisco, non vedo, non sento. E intanto gli operai restano senza stipendio.


da Clemente Rossi
Vicesindaco di Falconara Marittima





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-11-2013 alle 12:26 sul giornale del 12 novembre 2013 - 1495 letture

In questo articolo si parla di attualità, falconara marittima, aerdorica, Clemente Rossi, vicesindaco, Aeroporto delle Marche

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