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Confindustria Ancona: strutture alberghiere, 'Costo dell’acqua spropositato che grava sui bilanci'

Claudio Schiavoni, Presidente di Confindustria Ancona 2' di lettura Ancona 28/11/2013 - Un costo dell’acqua spropositato, che grava pesantemente sui bilanci delle strutture alberghiere, costrette a pagare una tariffa che appare troppo penalizzante. E’ questo il contenuto delle lettere che Confindustria Ancona, in rappresentanza delle strutture alberghiere associate, ha inviato alle autorità competenti che a livello nazionale e locale si occupano della definizione delle tariffe per il servizio idrico e dell’applicazione delle stesse.

Stiamo parlando dell’Autorità Nazionale per l’Energia elettrica e il Gas (che ha come competenza anche la gestione delle acque) e dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) n.2 che detta le linee per il nostro territorio. Attualmente il costo dell’acqua per gli alberghi del territorio va da un minimo di 1,12 euro/mc fino ad un massimo di 2,03 euro/mc, a seconda del consumo: tenuto conto che le attività ricettive hanno un consumo d’acqua consistente, legato alla natura stessa del servizio, in pratica esse vengono spesso a pagare la tariffa massima. Se pensiamo che un albergo di medie dimensioni si attesta su un consumo di circa 4.000 mc/anno, si capisce immediatamente quanto possa incidere la bolletta dell’acqua sul bilancio delle strutture ricettive. Per avere un ulteriore termine di paragone le tariffe per uso domestico vanno da un minimo di 0,26 ad un massimo di 0,73, mentre quelle per uso promiscuo da un minimo di 0,55 ad un massimo di 1,41. I numeri parlano da sé.

“Pur non contrastando la ratio della normativa che parte al presupposto che l’acqua sia una risorsa preziosa per cui chi più ne usa più paga - ha detto Claudio Schiavoni, Presidente di Confindustria Ancona – riteniamo comunque eccessiva la tariffazione a carico degli alberghi che risultano particolarmente penalizzati. Le soluzioni possono essere diverse: creare una categoria apposta per noi albergatori o spostarci in una categoria più vantaggiosa, o ancora prevedere tariffe premianti per chi investe in misure volte al risparmio idrico. Auspichiamo che le autorità competenti locali possano accogliere le nostre istanze, facendosene anche promotrici presso l’Autorità Nazionale che proprio in questo momento sta lavorando ad un nuovo metodo tariffario”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-11-2013 alle 00:07 sul giornale del 28 novembre 2013 - 1367 letture

In questo articolo si parla di attualità, Confindustria Ancona, claudio schiavoni

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