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comunicato stampa
Evitato lo sfratto della famiglia Khan con papà e figlia ammalati.'Lo scaricabarile del Comune'

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emergenza casa
Evitato lo sfratto in via Torresi ad Ancona della famiglia Khan con papà e figlia ammalati. Unione inquilini e Casa de Nialtri: 'Lo scaricabarile del Comune'.

Questa mattina (ieri per chi legge ndr) ad Ancona in Via Mario Torresi, 21 dalle ore 8,00 alle ore 9,30 circa si è tenuto un secondo picchetto antisfratto, dopo quello del 25 febbraio, organizzato dal Movimento per il diritto alla casa “Casa de nialtri” e dall’Unione Inquilini, al fine di far guadagnare altri 20 giorni di tempo alla famiglia composta da 4 persone (lui, la moglie, e due figlie) la quale, dopo oltre 2 anni di disoccupazione, di indigenza, di malattie e disgrazie varie, ha finalmente avuto in assegnazione un alloggio di emergenza sociale nei pressi di Via Pergolesi.

Ricordiamo che il capofamiglia, cittadino bengalese di 43 anni, è stato licenziato nel 2011 dall’impresa di pulizia per cui lavorava fin da quando era arrivato in Italia, ha avuto lo sfratto per morosità, oggi ha un ISEE con reddito pari ad Euro 260,98, ha la figlia 14enne recentemente operata di osteotomia femorale, e lui ha subìto una lussazione alle gambe per una rovinosa caduta dalle scale.

Oggi l’alloggio è pronto ma per entrarci dentro occorre aspettare circa un paio di settimane perchè la determina dell’Assessorato (fatta da pochi giorni), sia protocollata ed approvata e soprattutto che siano allacciate tutte le utenze domestiche come acqua, luce e gas.

Questa mattina un folto gruppo di attivisti sociali ha fatto da “SCUDO” alla volontà dell’Ufficiale Giudiziario e della proprietaria dell’appartamento che avrebbero voluto eseguire lo sfratto ma poi, davanti al picchetto hanno dovuto arrendersi all’evidenza.

E’ bene sottolineare l’assenza dell’assistente sociale che si è data per malata e non è stata presente stamattina per fare da garanzia alla proprietaria dell’imminente cambio di casa; Inoltre è bene rimarcare come il Comune di Ancona faccia da scaribarile visto che, nei momenti in cui deve aiutare i cittadini in seria difficoltà, lascia che il conflitto tra inquilino e proprietario sia gestito privatamente e non si assume la responsabilità della contrattazione tra le parti.

La sindaca mette i filtri tra lei ed i cittadini, non si riesce a parlare con lei non si assume la responsabilità della contrattazione tra le parti. La sindaca mette i filtri tra lei ed i cittadini, non si riesce a parlare con lei. Ci sono i suoi sottoposti sui quasi si scarica la responsabilità delle povertà sociali che non si riesce a gestire o non si vuole gestire con il risultato che le criticità si aggravano.



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