comunicato stampa
Falconara: Sansò (DC) 'La primavera è giunta e si aprono le finestre e l’amianto?'

“La primavera è giunta, e se fiore, dai peschi abbrivedendi ai freschi venti, non anche spunta, e se pioppo non svaria, primavera è nell’aria.primavera è nei cuori. Ogni sperar s’affranca la massaia spalanca le finestre, che odor di buone aure la casa Così recitano alcuni versi della poesia “La primavera” di un poeta dal “soffio lirico”. FRANCESCO PASTONCHI.
Condividiamo le vive preoccupazioni di Cic e Fbc che spronano il “sindaco immobile” a tutelare la salute dei suoi concittadini: sollecitano interventi concreti sulla salute dei falconaresi viste “snobbate” oggettive risultanze scientifiche” nonché dubbi sollevati sulla valenza di puntuali indagini epidemiologiche. Liste Civiche Cittadini in Comune e Falconara Bene Comune hanno presentato una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta per un’azione congiunta e condivisa da tutte le forze politiche per salvaguardare la salute pubblica. Falconara come ben sappiamo da tempo è un sito inquinato e bisogna avviare al più presto azioni atte a garantire la cittadinanza che da decenni è stata soggetta ad abusi, raggiri e “pregiudizi ideologici”. Noi abbiamo più volte sottolineato e sollecitato un intervento dell’Ente per contenere il problema amianto posto sui tetti dei ns fabbricati: nulla di concreto è stato fatto ma solo parole e poi parole.
L’Ufficio Ambiente,da noi più volte interessato (esiste una copiosa e cospicua documentazione riguardante la tematica) ha ritenuto “soprassedere” demandando al tempo soluzioni ed eventuali futuri interventi, nel frattempo le scorie, il pulviscolo pericoloso viene da anni inalato dalla gente. Oggi dobbiamo necessariamente sostenere che non si può perdere altro tempo: bisogna rimuovere i manufatti in amianto, dovunque si trovino e soprattutto se in condizioni fatiscenti con conseguente facile dispersione nell’aria delle pericolosissime particelle.
Falconara annovera diverse coperture in lastre di cemento-amianto poste in opera negli anni cinquanta- settanta, quindi da ben oltre mezzo secolo: come non considerare l’ossidazione, la fessurazione, lo sfaldamento, la polverizzazione lenta ma inesorabile delle lastre in cemento- amianto e quindi la dispersione nell’aria delle pericolosissime particelle ? Come si possono ignorare o snobbare gli articoli di legge vigenti (art. 10 comma 1 Legge 27/ 03/92 n, 257- il D.M. Sanità 06/09/1994 nonché l’art. 6,comma 3, e art. 12, comma 2, della legge 257/92 ; il Piano regionale amianto –Giunta Regione Marche deliberazione n. 3496 del 30/12/ 1997; e ancora il comma 5 art. 12 della legge 257/92 che si richiama a censimenti dei siti inquinati con ASL, Uffici Tecnici Erariali e Uffici Tecnici degli Enti Locali; il Decreto Legislativo dal primo sole invasa.” ( 2 ) n.152 del 03/04/2006 impone ad Enti Locali di esercitare i poteri e le funzioni di competenza in materia di gestione dei rifiuti e di “bonifica dei siti inquinati”? Dove, come e quando provvedere al censimento di tutti gli immobili nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile ? Ben si consideri che il censimento ha carattere “obbligatorio e vincolante”per gli edifici pubblici, peri locali aperti al pubblico e di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti- condomini- (comma 2 art. 12 DPR 08/08/94).
Qui tralasciamo altri numerosi articoli di legge, D.M e Regolamenti, modifiche e integrazioni, Decreti del Ministero dell’ambiente e Tutela del Territorio, Decreti Legislativi che l’Ente dovrebbe ben conoscere nei particolari e qui ci domandiamo : dove un’ ordinanza sindacale che “ordini “ a TUTTI i proprietari di immobili con coperture in lastre di cemento amianto, a tutti i proprietari e amministratori di bene mobili e immobili nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto, libero o in matrice friabile, ecc. di effettuare il censimento tramite l’utilizzo di apposito modello fornito dal Comune ? Dove l’ordine di provvedere ,in via cautelativa, al fine di evitare eventuali condizioni di rischio per la salute pubblica, all’attuazione delle azioni e/o interventi in linea con i principi dettati dal D.M. 06/06/1994 ?. Infine, perché il Ns Comune latita da tempo sul tema molto pericoloso e non esprime un’ordinanza sindacale contingibile e urgente ex Dlgs 267 / 2000 in osservanza al DM 6 Settembre 1994 e legge 257 /1992?
Dobbiamo renderci conto dell’estrema pericolosità e dei gravi danni fisici-psicologici-morali che l’esposizione continua ma anche sporadica, alle fibre contenenti amianto causa alle persone sia nei loghi aperti ,sia in ambito urbano in aree centrali e periferiche in ambito abitazioni private. Ai proprietari degli edifici aventi una copertura in cemento-amianto l’Ente avrebbe dovuto rendere obbligatoria la valutazione del rischio dello stato del tetto , ma tale “imposizione legittima” a tutela della salute pubblica non sembra essere stata mai adottata.
A quanto pare l’Amministrazione comunale falconarese è sensibile ad “altre argomentazioni” e ben disposta ad esprimere “ordinanze” su “altri temi” forse molto meno impegnativi.

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