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comunicato stampa

Lavoro ed occupazione: "Sì della Camera al Decreto Poletti'. On. Lodolini: 'Monitoraggio sul provvedimento'

4' di lettura

Lodolini

E’ stato convertito in legge - in terza lettura alla Camera e con voto di fiducia – il decreto-legge n. 34 del 2014, che contiene disposizioni in materia di lavoro a termine, apprendistato, servizi per il lavoro, verifica della regolarità contributiva e contratti di solidarietà .

Un provvedimento che interviene sul mondo del lavoro con lo scopo di favorire il rilancio dell’occupazione e per semplificare gli adempimenti delle imprese , per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e una permanenza più lunga dei lavoratori in azienda, premessa decisiva per la successiva stabilizzazione del rapporto di lavoro . Durante l’esame in Senato sono state apportate alcune modifiche al testo che tuttavia non ne hanno modificato la sostanza, migliorando il testo nella parte relativa alla formazione per gli apprendisti. Per la nuova disciplina dei contratti a tempo determinato la sanzione prevista per lo sforamento del 20% di contratti a termine rispetto all’organico totale viene trasformata da obbligo di assunzione a sanzione amministrativa, pari al 20% e al 50% della retribuzione per ciascun mese di durata del rapporto di lavoro, se il numero di lavoratori assunti in violazione del limite sia, rispettivamente, inferiore o superiore a uno .

Gli introiti derivanti dalle sanzioni vanno ad alimentare il Fondo sociale per occupazione e formazione. Viene stabilito che il tetto legale del 20 % non trova applicazione nel settore della ricerca , limitatamente ai contratti a tempo determinato che abbiano ad oggetto lo svolgimento di attività di ricerca scientifica o di attività ad essa strettamente connesse. Si stabilisce che i contratti a termine che abbiano ad oggetto esclusivo attività di ricerca possono avere durata pari al progetto di ricerca al quale si riferiscono. Circa il diritto di precedenza nelle successive assunzioni, si precisa che il datore di lavoro ha l’obbligo di richiamare espressamente il diritto di precedenza del lavoratore nell’atto scritto con cui viene fissato il termine del contratto, senza necessità di procedere ad una ulteriore e distinta comunicazione scritta da consegnare al momento dell’assunzione, come previsto nel testo alla Camera. Per quanto riguarda la nuova disciplina dell’apprendistato. Viene innalzata da 30 a 50 la soglia dimensionale dell’impresa oltre la quale trova applicazione l’obbligo di stabilizzazione di una quota del 20% di apprendisti al fine di nuove assunzioni in apprendistato (principio eliminato nel testo del decreto e reintrodotto dalla Camera dei deputati) .

Si autorizza la possibilità di attivare contratti di apprendistato per attività stagionali, qualora i contratti collettivi nazionali di lavoro ne disciplinino le modalità, nell’ambito dei programmi di alternanza scuola-lavoro definiti dalle Regioni. Viene confermato l’obbligo della formazione pubblica per i contratti di apprendistato professionalizzante o di mestiere (assente nel testo del decreto, e reintrodotto alla Camera a condizione che la Regione comunichi entro 45 giorni la propria offerta formativa) , specificando che la Regione deve comunicare le modalità dell’offerta formativa comprendendo il riferimento alle sedi e al calendario delle attività previste, anche avvalendosi dei datori di lavoro e delle loro associazioni che si siano dichiarate disponibili, ai sensi delle linee guida adottate dalla conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano in data 20 febbraio 2014. Nell’ambito del programma sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado per il triennio 2014-2016 (norma introdotta dalla Camera dei Deputati), viene specificato che tale ipotesi si applichi con particolare riguardo agli studenti degli istituti professionali, ai fini della loro formazione e valorizzazione professionale, nonché del loro inserimento nel mondo del lavoro.

Come gruppo del PD abbiamo ottenuto un monitoraggio di ciò che il provvedimento produrrà nell’arco di dodici mesi. Lo scopo è quello di favorire la creazione di nuova occupazione e allo stesso tempo la diminuzione del ricorso alle forme più flessibili di lavoro. Entro un anno avremo tutti gli strumenti per valutare se il decreto avrà portato risultati positivi.



Lodolini

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-05-2014 alle 16:21 sul giornale del 16 maggio 2014 - 1363 letture