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comunicato stampa

"L’orgoglio dei parchi, futuro delle Marche, nel silenzio della Regione". Una lettera

3' di lettura

Spiaggia delle Due Sorelle

Senza se e senza ma! E’ compatto il fronte ambientalista nel sostenere il sistema regionale delle aree naturali protette in questa delicata fase. I parchi sono prima di tutto una grande opportunità di sviluppo perché in questi territori – che rappresentano il 10% delle Marche –è custodito uno straordinario patrimonio di biodiversità, agricoltura, turismo, produzioni tipiche, beni culturali, paesaggi che rappresentano l’essenza profonda della “marchigianità”.

Si tratta cioè di ricchezze e potenzialità che per loro natura e per lo specifico legame col territorio fanno bene all’intera collettività marchigiana e sostengono economie capaci di guardare oltre la crisi. I parchi, non dimentichiamolo, danno occupazione che dura e perseguono una diffusa e migliore qualità della vita. Inoltre l’esperienza ormai acquisita da questo “sistema” articolato e complesso è sempre più occasione di investimenti grazie alle capacità dei soggetti gestori di accesso a finanziamenti comunitari e non solo. I parchi sono anche innovativi sul piano dei costi della politica perché da oltre due anni costituiscono l’unico soggetto istituzionale dove gli amministratori non percepiscono compensi né gettoni di presenza. Un modello che traduce in modo estremamente rigoroso ma funzionale il bisogno di risparmiare sulle spese non comprimibili, una scelta di campo dalla parte della natura e dalla parte della gente!

La natura come “bene comune” è il messaggio forte che associazioni e comitati - WWF, CAI, Legambiente, Italia Nostra Onlus, Comitato Marelibero, Comitato Mezzavalle, Forum Paesaggio Marche- rilanciano nei confronti della politica, della cultura e della società tutta per rafforzare conquiste raggiunte in decenni di confronti e di cui oggi con orgoglio si può riconoscere l’insopprimibile necessità. Assurdo inasprire le condizioni operative dei nostri parchi per i gravi ritardi con cui la Regione – assessorato Ambiente e Agricoltura in primis – non ha ancora deciso la ripartizione delle somme già inserite nel bilancio di previsione 2014, rendendole di fatto non utilizzabili.

Inconcepibile, poi, il silenzio sulla questione delle risorse umane, dipendenti di Enti regionali sul cui futuro la politica non ha sinora espresso alcuna garanzia. Investire nei parchi è investire nel futuro. In questo siamo in piena sintonia con il governatore Spacca – sostengono gli ambientalisti – che in tutte le sedi strategiche non manca di sottolineare l’importanza di questi soggetti, riconoscendo ad essi un ruolo primario: Borsa Internazionale del Turismo di Milano, Carta Europea del Turismo Sostenibile, Piano di Sviluppo Rurale, Macro area Adriatico-Ionica. Occorre però con urgenza passare dalle parole ai fatti, dalle promesse agli atti.

Non è più il tempo dell’attesa o del silenzio. Proprio perché le risorse economiche rappresentano un limite oggettivo di cui è doveroso tener conto, è bene che le disponibilità siano investite in quei settori strategici – come le aree naturali protette – che non sono soltanto ambasciatori del nostro territorio ma straordinarie occasioni di sviluppo per quell’economia sostenibile che diversamente troverebbe ben poche opportunità. Per questo soffocare i parchi è esattamente il contrario del buon governo, un danno irreversibile che impoverirebbe ulteriormente la nostra Regione, la comunità e l’ambiente.

Club Alpino Italiano Italia Nostra Onlus Legambiente WWF – Fondo Mondiale per la Natura



Spiaggia delle Due Sorelle

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-07-2014 alle 17:50 sul giornale del 18 luglio 2014 - 1471 letture